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“Il cinema dopo la pandemia”, nuovo appuntamento con lo spazio pubblico di Unito

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Durante il Novecento gran parte dell’industria culturale italiana è nata a Torino. A partire dal cinema. Nonostante le ripetute crisi che negli ultimi cinquant’anni hanno colpito il capoluogo piemontese, il comparto ha mantenuto livelli di eccellenza.

Torino ha una fama da città laboratorio. Artisti, studiosi, maestranze, imprenditori, amministratori e pubblici hanno generato un mix virtuoso che ha i suoi punti di riferimento – riconosciuti a livello internazionale – nel Museo Nazionale del Cinema, nei numerosi festival e nell‘Università di Torino. Occorre dunque chiedersi: come resisterà la Torino del cinema all’emergenza Coronavirus? Quali sono gli scenari? Quali gli strumenti e le risorse?

Oggi, 10 giugno, si proverà a rispondere a queste domande nel nuovo appuntamento di “Spazio pubblico online”, l’iniziativa promossa dai dipartimenti di Cultura Politica e SocietàGiurisprudenza e Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” con la partecipazione della Ssst – Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino, per discutere sui temi legati al coronavirus con studenti, ricercatori, divulgatori scientifici ed esperti.

L’incontro – che si terrà alle ore 18 in diretta online sulla pagina Facebook UniTo – è intitolato “Il cinema dopo la pandemia. Produzione, distribuzione e ricadute del territorio”. Interverranno Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino e presidente della
Consulta Universitaria del Cinema, Stefano Francia Di Celle, direttore del Torino Film Festival , infine Paolo Mandera, direttore della Film Commission Piemonte.

L’incontro, a cui parteciperanno gli studenti della Scuola Superiore Ferdinando Rossi, Danilo Bussi e Lorenzo Del Piano, verrà moderato da Giovanni Semi, docente del Dipartimento di Culture, Politiche e Società dell’Università di Torino.

 

RICCARDO PIERONI 

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