Torino. “Il cambiamento climatico ha rimodulato le nostre attività. È stato un anno particolarmente difficile per la regione Piemonte a livello ambientale”. È quanto emerge dalle dichiarazioni del comandante generale dei carabinieri forestali Benito Castiglia sul bilancio del 2022. “L’annata eccezionalmente siccitosa ha creato le condizioni favorevoli per l’innesco di incendi, un totale di 387 eventi che hanno interessato oltre 2.600 ettari di vegetazione. Gli scorsi anni, eravamo abituati ad affrontare queste situazioni durante l’inverno e la primavera. Non solo, il deficit idrico ha portato a un aumento dei furti di acqua pubblica attraverso prelevamenti abusivi da idranti di pubblica emergenza. Tante sfide alle quali i nostri nuclei provinciali hanno saputo rispondere prontamente”.
Discariche abusive e sanzioni
I controlli effettuati sul territorio dalle forze forestali nel 2022 ammontano a 47.789 e le persone denunciate sono 784. “La presenza sul campo è fondamentale – sottolinea Castiglia – dobbiamo stare con gli scarponi sul territorio al fine di prevenire possibili reati ambientali. Grazie ai nostri capillari interventi abbiamo rintracciato 674 discariche abusive per le quali abbiamo denunciato 302 persone, constatando che l’abbandono di materiale edile è aumentato molto. Sicuramente esiste una correlazione con i vari superbonus governativi che hanno dato la possibilità di ristrutturare le abitazioni. Le sanzioni per questo determinato reato ambientale hanno raggiunto la cifra di 1 milione e 750 mila euro”.
Bracconaggio ittico e le prospettive per il 2023
Il secondo dato per numero di interventi è quello relativo alla protezione della fauna, per un totale di 417 operazioni contro il fenomeno del bracconaggio. “Nel corso del 2022– continua – siamo riusciti a rintracciare una banda di 10 persone che pescavano in maniera illecita nel fiume Po. Attraverso l’utilizzo di elettro storditori riuscivano a raccogliere 300 chili di pesce al giorno per poi venderlo all’estero. Non è stata un’operazione semplice, i bracconieri si muovevano nelle ore notturne cambiando sempre posizione, coprendo anche lunghe distanze”.
Anche per il 2023, i cambiamenti dovuti dalla crisi climatica andranno a impattare sulle attività del corpo forestale “Vista la duratura mancanza di precipitazioni – conclude Castiglia – l’acqua diventerà un bene sempre più prezioso da dover difendere. I controlli saranno capillari su tutto il territorio regionale non possiamo permetterci alcun errore”.