Tenere il conto delle iniziative organizzate dall’Università di Torino per il centenario dalla nascita di Maria Callas è difficile. Il via dal 6 dicembre e per tutto il mese, il palinsesto di “Icona Callas” sarà ricco e abbraccerà diversi luoghi, tra cui il Palazzo del Rettorato, con mostre, masterclass, proiezioni, concerti e un convegno internazionale per ricordare tutte le sfaccettature del soprano attraverso l’unione tra accademia, cultura e arte.
Il Teatro Regio non poteva mancare nella lista come luogo simbolo dell’opera, dove Callas debuttò prima, ventiquattrenne, in Aida e poi come regista, venticinque anni dopo, nei Vespri Siciliani. Qui avrà il via un convegno internazionale sulla figura dell’artista con studiosi italiani e internazionali. “Callas è un fenomeno che parte dalla lirica per risuonare in molte direzioni della cultura del Novecento da molteplici punti di vista”, le parole della prorettrice, Giulia Carluccio. Tra le varie direzioni, nel 1969, infatti, Maria Callas arrivò anche al cinema con il ruolo da protagonista in Medea di Pier Paolo Pasolini, esperienza che il Museo del Cinema omaggerà con una rassegna dedicata al rapporto del soprano con la settima arte.
“Icona Callas” sarà anche un’opportunità per vivere i luoghi del Rettorato dell’Università di Torino: “Con questo palinsesto vogliamo aprirci a tutta la cittadinanza. L’Università non deve rimanere chiusa nelle proprie biblioteche”, ha spiegato il rettore Stefano Geuna.