Un reportage da Costa Ripagnola a San Vito di Polignano a Mare, in Puglia, con immagini della riviera mista a roccia e sabbia. Turismo globale e necessità locali si possono conciliare? I b&b hanno messo in fuga i residenti polignanesi e il territorio rischia di perdere la sua identità. Mentre la Procura indaga sul progetto di resort tra i trulli di Ripagnola, sentiamo le voci dei “pastori della costa”, un movimento spontaneo di cittadini che difendono Ripagnola come veniva vissuta da contadini e pastori. E la voce di un agricoltore delle terre di San Vito, ora protette dal marchio slow food. Allora un turismo alternativo è possibile, sapendo miscelare la domanda globale con la necessità di preservare il genius loci, l’aspetto identitario che i turisti forse più apprezzano. A San Vito intanto le colate di cemento hanno devastato il territorio. Il reportage ripercorre quei tratti di costa sottratti alla fruibilità libera e snaturati per sempre.
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Aggiornamento del 6 ottobre 2019
L’area di Costa Ripagnola, a Polignano nord, in Puglia, è stata sottoposta a sequestro. I pm baresi Lino Giorgio Bruno e Baldo Pisani dovranno ora indagare sulle procedure che hanno portato alle autorizzazioni del resort tra i trulli. Se l’iter sia conforme o no alla legge. I sigilli dunque sono arrivati per fini probatori e per la conservazione dei luoghi.