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I musei ripartono, tante richieste per la Biblioteca Reale

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Per i Musei Reali di Torino la fase due inizia con un boom di prenotazioni. Sono numerose infatti le richieste di visita e consultazione, soprattutto da parte dei ricercatori, per i preziosi volumi della Biblioteca Reale, che dal 27 maggio ha riaperto i suoi scaffali al pubblico.

Musei Reali

Dal 2 giugno si potranno visitare anche gli altri poli dei Musei Reali: Palazzo Reale, l’Armeria, la Cappella della Sindone, dove si potrà apprezzare il restauro “a vista” dell’altare, il primo piano della Galleria Sabauda e il Museo di Antichità e palazzo Chiablese. Mentre dal primo torna disponibile anche il servizio di iscrizione e rinnovo dell’Abbonamento Musei.

Anche alcune delle mostre, fermate a causa della pandemia, riaprono e verranno prorogate. È il caso della mostra su Andrea Mantegna, a Palazzo Madama, che continuerà fino al 20 luglio.

Per consentire le visite in sicurezza I Musei Reali hanno deciso di non modificare il loro orario di apertura, che sarà quello di sempre, e non saranno obbligatorie le prenotazioni, come invece succede per la Biblioteca. Saranno aperti da martedì a domenica dalle 9 alle 19, con biglietto gratuito fino a 18 anni e 2 euro da 18 a 25 anni.

È stato però messo a punto un piano con percorsi, dispositivi e segnaletica ad hoc. Per percorrere le stanze dei musei è obbligatorio l’uso delle mascherine, che sono anche disponibili per l’acquisto alla cassa, nel caso il visitatore non l’avesse con sé, ed è consigliata la sanificazione delle mani con gel disinfettante, che sarà dislocato lungo il percorso di visita. Gli accessi saranno contingentati per evitare assembramenti e all’ingresso sarà rilevata la temperatura tramite termo-scanner.

L’apertura dei musei arriva dopo alcune settimane di incertezza. Il protocollo stilato tra Governo e Regioni infatti permetteva che l’attività ricominciasse già dal 18 maggio, ma solo per quelle strutture che spegnessero il ricircolo dell’aria negli ambienti chiusi, perché questo poteva diventare causa della diffusione del virus. che inizialmente non sembrava possibile, a causa della necessità di tenere spento il ricircolo d’aria per evitare la diffusione del coronavirus. Alcuni poli dei musei reali, come la Galleria Sabauda, utilizzano proprio questi impianti di condizionamento per mantenere una temperatura e un livello di umidità stabile e conservare le opere in un buono stato di salute.Il problema però è stato risolto.

Museo Egizio

Il 2 giugno il Museo Egizio sarà aperto gratuitamente dalle ore 10:00 alle ore 18:00, Si tratta di una speciale iniziativa in occasione della Festa della Repubblica, promossa dal direttore Christian Greco e dalla presidente Evelina Christillin. Dal 5 aprirà definitivamente, ma solo dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 18, con tariffa ridotta.

Ordine Mauriziano

Per chi invece volesse fare una gita fuori porta, da alcuni giorni sono riaperte le strutture dipendenti dall’Ordine Mauriziano, cioè la Palazzina di Caccia di Stupinigi, la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e l’Abbazia di Staffarda. Anche in questo caso sono state adottate misure simili a quelle dei Musei Reali per garantire le visite in sicurezza.

Fai

Stessa cosa succede per i beni che fanno parte del circuito Fai. Dal 22 maggio sono aperti il Castello di Masino, nel Canavese, e il Castello della Manta, vicino a Saluzzo, con visite su prenotazione, gel disinfettante e mascherine distribuite in loco, nel caso i visitatori non l’avessero con sé, e distanziamento sociale.

Per il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, le visite saranno a contributo libero, che sostituirà il biglietto tradizionale.

JACOPO TOMATIS

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