“Aurora si sta spegnendo, sta morendo di giorno in giorno. Abbiamo bisogno di politiche per incentivare la ripresa del quartiere. Chiediamo maggiore attenzione da parte del Sindaco, della sua giunta e delle autorità”. A presentare la petizione è Christian Cibella, primo firmatario. Sono state raccolte 322 firme valide in in circa 6 mesi per chiedere maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali, per contrastare le attività illegali che dilagano nel quartiere.
Il focus è sui giardini di Aurora, e in altre zone difficili: corso Principe Oddone all’angolo con via Masserano, corso Vigevano all’angolo con via Cecchi, corso Brescia all’incrocio con corso Giulio Cesare e il lungo Dora Napoli. La richiesta dei cittadini residenti ad Aurora nasce da un problema strutturale del quartiere. In molti infatti hanno vissuto episodi di furti, scippi e aggressioni: “Chiediamo più controlli e più sicurezza. Servono anche maggiori politiche atte a creare un incentivo di sviluppo locale. Molti negozi stanno chiudendo perché non riescono più a lavorare e a fare profitto. Bisogna far emergere le potenzialità economiche, sociali e culturali del quartiere”, continua Cibella.
“Aurora è un quartiere in chiaro-scuro. Ci sono dei punti che sono stati riqualificati. Ad esempio, in via Cecchi, all’angolo con corso Emilia, ci sono stati vari lavori di recupero e di arredo urbano. Via Cecchi, all’angolo con via Piossasco, nonostante sia stato fatto un intervento una quindicina di anni fa, invece versa in una situazione non ottimale. Sono necessarie alcune opere di miglioramento, ma le risorse sono contenute. Tra circa un mese partirà un cantiere al giardino di via Saint Bon, all’angolo con via Generale Luigi Damiano, dove riqualificheremo completamente 2500 metri quadrati di verde con nuove aree giochi, alberi e panchine”, commenta Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7. Inoltre, nel quartiere Amiat sta intervenendo con delle pulizie straordinarie al mattino, tra le 7 e le 9, per tenere pulita la zona. Ma il problema rimane: “Negli ultimi anni la situazione è peggiorata. Mancano i controlli e ognuno fa ciò che vuole. Le vie e i parchi sempre più degradati. Ci sono fenomeni di scippi, furti, consumo di droghe. Ci sono stati anche dei casi di morti per overdose nel quartiere. E durante le ore serali e notturne, non mancano i casi di bivacco. Molti negozianti locali sono stati costretti a chiudere perché la gente ha paura di venire qui, anche solo per fare degli acquisti”, conclude Cibella.