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Hate speech, presentato il Barometro dell’odio nello sport

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Più di 40o mila conversazioni analizzate su Facebook e 16 mila su Twitter, per redigere un Barometro dell’odio nello sport.
E’ la ricerca sull’hate speech online in ambito sportivo, condotta dal centro Coder dell’Università di Torino nel’ambito della campagna “Odiare non è uno sport”. I risultati sono stati presentati oggi, 26 maggio, in diretta sulla pagina Facebook dell’iniziativa da Mimma Caligaris, giornalista sportiva e presidente della Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa, Giuliano Bobba del centro Coder e autore del Barometro, e Sara Fornasir coordinatrice del Progetto Odiare non è uno Sport.
Il primo risultato emerso dal monitoraggio delle pagine Facebook e Twitter delle principali testate sportive nazionali (La Gazzetta dello Sport, Tuttosport, Il Corriere dello Sport, Sky Sport e Sport Mediaset) realizzato dal 7 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, è che esiste un livello costante di hate speech al di sotto del quale non si scende mai, pari al 10,9% dei commenti su Facebook e 18,6% su Twitter. I messaggi d’odio risultano una componente non solo rilevante ma strutturale delle conversazioni sportive sui social media.
Ma Facebook e Twitter sono diversi, sia per numero di commenti sia per la presenza di hate speech. A parità di messaggi pubblicati, Facebook genera un volume di commenti 26 volte superiore a quello di Twitter. Ma, mentre l’hate speech raggiunge il 13,4% dei commenti su Facebook, su Twitter arriva al 31% .
Linguaggio volgare (14% su FB e 31% su Twitter) e aggressività verbale (73% e 60%) sono le forme più frequenti con cui si manifesta l’hate speech online. Tuttavia, anche discriminazione (7% e 5%) e aggressività fisica (5% e 4%) non sono irrilevanti. La ricerca ha infatti individuato circa 5 mila commenti contenenti elementi di questo tipo pubblicati dagli utenti in un arco di tre mesi.
Lo sport più soggetto a episodi di hate speech rimane il calcio, che è anche quello che genera la maggior parte del traffico delle notizie sui social. Gli sportivi più attaccati: Mario Balotelli e Romelu Lukaku su cui si concentrano i commenti più aspri e gli insulti a sfondo razziale.