La redazione di Futura News segue in tempo reale gli sviluppi politici della crisi ucraina e delle trattative tra Kiyv e Mosca
Calenda: “Ammettere l’Ucraina nell’UE in questo momento sarebbe un errore”
“Ammettere l’Ucraina nell’Ue mentre è in guerra con la Russia vuol dire andare in guerra con la Russia. Guerra, non sanzioni. La priorità è colpire duro con sanzioni e aiuti finanziari e militari per far cessare l’aggressione. Non favorire un’escalation che Putin cerca”. Lo scrive su Twitter l’europarlamentare e leader di Azione, Carlo Calenda.
Abramovich in Bielorussia in qualità di mediatore
Il proprietario del Chelsea, Roman Abramovich, che sabato scorso ha ceduto la gestione del club inglese a una fondazione benefica, si è recato in Bielorussia per assistere nei negoziati tra Ucraina e Russia. Lo riporta il Jerusalem Post.
Al via le trattative tra Mosca e Kiyv
Sono iniziati, in una località segreta al confine tra l’Ucraina e la Bielorussia, i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca. Lo riferiscono Tass e Interfax.
I dipendenti dell’ambasciata italiana in Ucraina sono stati trasferiti in Moldavia
I dipendenti dell’ambasciata italiana a Kiyv sono stati portati a Chișinău, capitale della Moldavia. Lo riferiscono fonti diplomatiche contattate da Futura.
Un vertice per l‘adesione dell’Ucraina all’Unione Europea
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, incontreranno questa sera il presidente francese Emmanuel Macron per parlare di Ucraina e “sovranità europea”: lo ha reso noto l’Eliseo.
La Cina invita alla calma
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha chiesto a “tutte le parti” della crisi Ucraina-Russia “di mantenere la calma e di esercitare moderazione”.
L’obiettivo, ha sottolineato, è quello di “evitare una ulteriore escalation” dopo che il presidente Vladimir Putin ha messo in allerta il deterrente nucleare della Russia.
La delegazione ucraina è arrivata al confine con la Bielorussia per dare inizio ai negoziati con la Russia
Oggi è atteso un incontro tra le delegazioni ucraine e russe, ma la possibilità di una risoluzione appare lontanissima. Nel fine settimana, soprattutto, l’Unione Europea e altri paesi occidentali hanno imposto nuove, durissime sanzioni contro l’economia russa: questa volta gli effetti potrebbero essere immediati sulla borsa di Mosca e sul valore del rublo.