Si preannuncia un’altra giornata di disagi a Torino per il trasporto pubblico. Oggi, venerdì 8 giugno, Faisa-Cisal, Fast-Confsal e Usb hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per protestare contro il nuovo piano industriale proposto dall’azienda. Gli autobus saranno comunque garantiti dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15, mentre le linee extraurbane e il servizio ferroviario metropolitano, la Canavesana e la Torino-Aeroporto-Ceres, da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30. Il Comune ha deciso di venire incontro ai cittadini consentendo il libero accesso alla Ztl in Centro sin dalle prime ore del mattino.
“La protesta non riguarda i salari dei lavoratori ma i progetti futuri dell’azienda – puntualizza Michele Schifone dell’Unione sindacale di base – Il Gruppo torinese trasporti possiede il 60% di Canova e il 30% di Bus Company, compagnie che propongono ai dipendenti contratti più gravosi. Entro il 2021 Gtt cederà alcune linee a queste società low cost per un totale di 3 milioni di chilometri. Senza dimenticare il problema delle ferie: molti lavoratori hanno accumulato 40-60 giorni senza poterli utilizzare”.
Si tratta della terza mobilitazione organizzata dai sindacati autonomi in tre mesi dopo quelle di aprile e maggio per protestare contro il nuovo piano di salvataggio Gtt. Un piano che prevede oltre 700 esuberi e una nuova riorganizzazione del servizio. Cgil, Cisl e Uil hanno invece proclamato uno sciopero per il 22 giugno. “Il nostro è stato un percorso differente rispetto a Usb – ha spiegato Antonio Costanza (Fit-Cisl) – Abbiamo incontrato l’azienda in tre occasioni ma non siamo mai riusciti a trovare un accordo”.