“Foibe: Gobetti negazionista”. È il testo dello striscione comparso nella notte al Polo del ‘900 indirizzato allo storico torinese Eric Gobetti che ha al suo attivo pubblicazioni sulla vicenda degli infoibati e delle violenze belliche e postbelliche contro i civili di tutte le parti lungo la frontiera giulio-dalmata. Domani – 6 febbraio – è in programma una sua conferenza sul tema proprio al Polo del ‘900. L’azione è stata rivendicata dal movimento di estrema destra Avanguardia Torino: “Riteniamo inaccettabile che a quattro giorni di distanza dal Giornata del Ricordo venga dato spazio a un finto storico che ha fatto della negazione del genocidio delle Foibe il suo principale motivo di fama”, dichiara il movimento in una nota.
Lo storico è accusato da Avanguardia di diffamare la memoria delle vittime e degli esuli giuliano-dalmati, attraverso una narrazione che viene definita distorta: “fornisce una versione storicamente falsa, che assolverebbe la Jugoslavia comunista”. “Se le istituzioni progressiste non hanno intenzione di fare nulla per fermare questo scempio, state certi che noi non ci fermeremo, e contesteremo Gobetti in ogni suo evento negazionista a Torino, perché la memoria e l’onore dei nostri martiri si difende senza esitazioni” concludono. Non è la prima volta che lo storico torinese è oggetto di attacchi da parte dell’estrema destra.
Dal Polo del ‘900 risponde il presidente della fondazione Alberto Sinigaglia: “I Giorni della Memoria e del Ricordo sono occasioni di confronto culturale tra voci diverse. Trasformarli in strumenti di propaganda politica offende in primo luogo le vittime”. Riguardo alla polemica rispetto allo spazio dedicato a Gobetti aggiunge: “Le 26 istituzioni che compongono il Polo del ‘900 sono coese nel garantire la massima qualità e obiettività nell’indagine storica e nel rispetto della memoria. E’ l’unica nostra risposta”.