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Gli studenti scendono in piazza contro la nuova Maturità

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La Maturità cambia ancora e gli studenti scendono in piazza.
La manifestazione, fissata per venerdì 22 febbraio a Torino e in molte altre città italiane, è una protesta contro le nuove modalità dell’Esame di Stato. Ma non solo.

Tutto è partito da un messaggio su Whatsapp di Michele, studente del liceo Domenico Berti di Torino, che ha subito mobilitato non solo gli istituti della sua città, ma quelli di tutta Italia.

Simon Vial, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Torino, dichiara che saranno più di 50 le città italiane che aderiranno alla manifestazione. “Gli studenti di Torino chiedono la modifica della riforma sull’Esame di Stato. Questa – dichiara Vial su Facebook – danneggia  la didattica e crea evidenti difficoltà a studenti e professori dovute al poco preavviso ricevuto dal Ministero”.

A rilanciare l’iniziativa il Fronte della Gioventù Comunista, Fgc, con un post su Facebook.

L’idea, dice Ludovica Perinotti, portavoce del collettivo LaSt, Laboratorio Studentesco, è che “diventi un’azione molto partecipata – in quanto prescinde dalle organizzazioni a cui ci eravamo appoggiati nelle precedenti manifestazioni – e riesca a  coinvolgere molte città italiane che scenderanno in piazza per contestare anche i tagli all’istruzione”.

Dall’Esecutivo nazionale dell’Unione degli Studenti – il sindacato studentesco che si batte per la difesa dei diritti degli allievi nelle scuole e nelle città di tutta Italia – Alessandro Personé ha dichiarato che si tratta di una mobilitazione nazionale della durata di una settimana: iniziata il 15 febbraio, si concluderà il 22. Questa manifestazione protesta contro la riforma dell’esame di stato, che è “una manovra miope che non guarda ai veri problemi dell’istruzione, ormai obsoleta e frontale, che ci priva di senso critico”. Inoltre, Alessandro pone l’accento sul regionalismo differenziato, che deresponsabilizzerebbe lo stato aumentando il dislivello tra nord e sud.

Anche il collettivo di studenti Ksa – Kollettivo studenti autorganizzati Torino – ha aderito alla manifestazione, diffondendo l’hashtag #ScuoleInRivolta.

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“Le modifiche apportate all’esame seguono una politica di appiattimento e annullamento dello spirito critico e della personalità. Un cambiamento per il quale non siamo stati interpellati, noi che ci dovremo preparare in pochi mesi ad un esame stravolto, composto da prove finalizzate a formare studenti tutti uguali, con conoscenze piatte e superficiali”: si conclude così il video pubblicato sulla pagina Facebook del corteo, che si schiera “Contro la nuova maturità e i tagli all’istruzione”.

“Non ci siamo focalizzati solo sul tema della maturità – ha dichiarato Elena Stroppiana, collettivante e portavoce di LaSt – ma ci stiamo occupando anche dei problemi relativi all’edilizia, dei fondi per l’istruzione continuamente in calo, della repressione nelle scuole e della questione soggettività: qualsiasi forma d’espressione sta venendo asfaltata. Gli studenti, però, stanno reagendo”.

Svolta ieri, 19 febbraio, la prova generale di nuova Maturità con la simulazione dello scritto di italiano. La seconda prova avverrà il 28 febbraio, ed è proprio in vista di quest’ultima che gli studenti hanno organizzato la manifestazione.

L’appuntamento è previsto per venerdì 22 febbraio alle ore 9 in Piazza Arbarello a Torino: è da qui che partirà il corteo di studenti al grido di “Bocciamo il governo”.

CHIARA MANETTI

 

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