Gli artigiani piemontesi si sono dati appuntamento in Piazza Castello per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati. Oggi, venerdì 9 aprile, estetiste, parrucchieri, ristoratori, imprenditori del settore moda, wedding e del commercio, provenienti da tutte le province piemontesi, sono scesi in piazza; nella manifestazione indetta da CNA Piemonte davanti al palazzo della Giunta Regionale a Torino. La richiesta è sempre la stessa, quella che abbiamo visto nelle numerose manifestazioni in tutta Italia di questi giorni e anche delle scorse settimane: riaprire in sicurezza. “Ai Parlamentari Piemontesi, al Governo, alla Regione Piemonte, alla Conferenza Stato-Regioni chiediamo di allentare la politica delle restrizioni e di focalizzare l’attenzione su controlli, campagna vaccinale, moratorie bancarie e ristori congrui. lo chiediamo anche nome delle nostre famiglie e dei nostri dipendenti”, dichiara il neosegretario regionale di CNA Piemonte Delio Zanzottera.
In Piemonte sono presenti 25mila imprese affiliate a CNA, e la crisi si fa sentire, anche per le attività che hanno potuto restare aperte. “Il governo e la regione ci hanno sostenuto con finanziamenti che ammontano a 140 milioni di euro – continua Zanzottera – ma dopo più di un anno di restrizioni i ristori non bastano più. Con i soldi dell’ultimo Decreto Sostegni non ci paghiamo neanche le bollette. L’intero sistema rischia il collasso, perché la microimpresa è la spina dorsale del tessuto imprenditoriale italiano: senza le microimprese non ci sarebbero le grandi imprese”.
In Piazza Castello erano presenti, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale, trenta commercianti e artigiani piemontesi, provenienti da Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Torino e Piemonte nord, in rappresentanza di tutti i comparti colpiti dalla crisi.
I manifestanti di Torino prendono le distanze dalla manifestazione di martedì scorso a Roma, organizzata dal movimento #Ioapro e sfociata in violenze contro le forze dell’ordine: “Ci dissociamo completamente da queste iniziative violente e populiste. In quest’anno abbiamo sofferto tanto, ma abbiamo sempre dimostrato serietà e continueremo a farlo”. L’imperativo però anche per Zanzottera è ripartire: “Ripartiamo in sicurezza. Non chiediamo solo di riaprire. Chiediamo di ripartire. Chiediamo fiducia perché gli imprenditori rispettano regole e protocolli e il calo dei contagi sul luogo di lavoro registrato negli ultimi mesi lo dimostra. Per i nostri dipendenti provvediamo a fornire gel e mascherine, e appena sarà possibile inizieranno le vaccinazioni in azienda. Alla luce di questo, la nostra richiesta è una sola: ‘Ripartiamo insieme’”.