La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Sempre più giovani piemontesi scelgono l’agricoltura, la storia di Anna Laiolo

condividi

“Mi occupo dell’azienda di mio marito da circa dieci anni, da quando ho lasciato il lavoro in tabaccheria” racconta Anna Laiolo, 32 anni. “Produciamo vino a Vinchio, in provincia di Asti”.

Quando è stata avviata l’attività?

Nel 1947, abbiamo una lunga tradizione alle spalle. Mio marito ha ereditato l’azienda dalla famiglia diciotto anni fa e ora la gestiamo insieme.

Come è cambiato in questi anni il vostro lavoro?

Abbiamo dovuto far fronte ad un aumento della burocrazia e purtroppo le nostre entrate non ci consentono di assumere una persona fissa che se ne occupi. Penso sia il problema di tutte le piccole e medie imprese.

E nelle vendite?

Abbiamo deciso di puntare sul mercato estero. Da qualche anno facciamo parte di Viniveri, un consorzio di aziende vinicole medio-piccole che attira clienti da tutto il mondo. Circa il 75% della nostra produzione viene venduta oggi in Giappone, Perù, Danimarca, Germania. Ultimamente abbiamo stretto accordi commerciali anche con l’Australia.

Le ragioni di questa scelta?

E’ stata necessaria. Sul mercato italiano è molto difficile recuperare i soldi impiegati nella produzione. Il problema è che qui vengono richieste grandi quantità di prodotto e noi, come piccola azienda, non possiamo soddisfare completamente la domanda. Fuori dal nostro paese invece gli importatori non chiedono grandi numeri e sono attenti alla qualità. Continuiamo comunque ad avere in Italia tre distributori ma i ricavi maggiori vengono dall’estero.

LUCREZIA CLEMENTE

Articoli Correlati