La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Giornata senza tabacco. A Torino visite gratuite per prevenire i tumori del cavo orale

condividi

Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco: è stata indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nel 1988, in concomitanza con il quarantesimo anniversario della sua fondazione. Oltre a sostenere politiche efficaci per ridurre il consumo, quest’anno l’Oms si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sugli effetti nocivi derivati dall’uso del tabacco e dell’esposizione al fumo passivo, fra le principali cause di morte nel mondo. L’Organizzazione stima che, se non saranno attuate efficaci politiche di contrasto, entro il 2030 moriranno ogni anno oltre 8 milioni di fumatori. Solo in Italia, sono oltre 70mila le persone che muoiono ogni anno a causa del fumo.

Lilt e Città della Salute puntano sulla prevenzione

In occasione del World No Tobacco Day, la Lega Italiana Lotta Tumori – Lilt di Torino organizza una giornata di visite gratuite di prevenzione dei tumori del cavo orale, della faringe e della laringe, che si terrà giovedì 6 giugno all’Ambulatorio clinica otorinolaringoiatrica dell’Azienda ospedaliera – universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, diretta da Roberto Albera.

L’alcool e il tabacco sono infatti i due più importanti fattori di rischio per il cancro della testa e del collo, in particolare per i tumori del cavo orale, dell’orofaringe, dell’ipofaringe e della laringe: chi fuma ha un rischio 15 volte più alto di sviluppare il tumore rispetto a chi non lo fa. Nel 2017 sono stati stimati circa 9.400 nuovi casi di tumore del testa-collo, 7.200 tra gli uomini e 2.200 tra le donne; questi rappresentano circa il 4 e l’1% di tutti i tumori incidenti, rispettivamente. I tumori di testa e collo sono la quinta neoplasia più frequente: sono il 5% negli uomini e il 2% nelle donne nella fascia di età 50-69 anni. La diagnosi precoce gioca un ruolo fondamentale per la sopravvivenza: le neoplasie identificate in fase precoce hanno una percentuale di guarigione tra il 75 e il 100% dei casi.

Le visite sono aperte a tutti ma la prenotazione è obbligatoria perché i posti sono limitati: si effettua contattando la segreteria Lilt al numero 011-836626 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. La sede delle visite è l’ambulatorio I, Clinica otorinolaringoiatria, in via Genova 3, alle Molinette.

In fumo cento euro al mese: indagine sui costi

Nel 2019 l’OMS dedica il World No Tobacco Day alle malattie respiratorie: Don’t let tobacco take your breath away, non lasciare che il tabacco ti tolga il respiro, è lo slogan scelto per la giornata. Il fumo di tabacco è infatti il principale responsabile del cancro del polmone, causandone l’85-90% dei casi. Fra le misure considerate più efficaci per limitare l’impatto del tabagismo vi è l’aumento del prezzo del tabacco. La Fondazione Umberto Veronesi, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, presenta i risultati di un’indagine nazionale condotta da AstraRicerche sul fumo e il suo costo economico.

Fuma il 42% per cento degli uomini e il 35% delle donne, con una tendenza all’aumento del numero di sigarette al giorno. La spesa mensile è elevata (sopra i 100 euro) per un terzo dei fumatori. Invitati a immaginare un impiego alternativo del denaro lasciato al tabaccaio, i fumatori pensano a un viaggio o una vacanza; se i prezzi delle sigarette raddoppiassero, il 46% dichiara che smetterebbe.

Sergio Harari

Sergio Harari, direttore dell’Unità di pneumologia dell’ospedale San Giuseppe di Milano e presidente dell’associazione Peripato, fra i componenti del tavolo di lavoro sul costo delle sigarette, spiega: “Il fumo non è solo causa di malattie respiratorie gravi e diffuse, come i tumori e la bronchite cronica. Soltanto in Italia oltre 30.000 persone soffrono di patologie rare legate al fumo come la fibrosi polmonare idiopatica, la bronchiolite respiratoria e l’istiocitosi polmonare a cellule di Langerhans. Condizioni che compromettono pesantemente la qualità di vita, e in molti casi la cessazione del fumo è la prima terapia per i malati”.

ADRIANA RICCOMAGNO