La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Giornalismo su commissione: se lo Stato e i lettori diventano i mecenati di domani

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Dimenticate le gerarchie, la carta, i click e soprattutto il quotidiano che dà le notizie in anteprima. A quello, penseranno i social network. Il giornalismo del futuro sarà lento e multimediale. I reporter si concentreranno sull’approfondimento dei fatti corredato da immagini, suoni ed esperienze a 360. A commissionarle e finanziarle sarà il lettore stesso. Ciò non significa che i giornalisti non potranno più prendere iniziativa. Se avranno delle idee interessanti, potranno sempre presentarle in un forum. Essendo pubblico, tutti potranno accedervi, leggere le discussioni e decidere di contribuire allo sviluppo di un potenziale articolo tramite il crowdfunding. Spariranno molte figure, comprese quelle dell’editore e del direttore. Alcuni le rimpiangeranno ma la nostalgia durerà poco. Giusto il tempo di capire che, eliminato il conflitto d’interessi, il giornalismo non risponderà che alla coscienza di chi lo fa e alle esigenze di chi lo fruisce.

GIULIA GIACOBINI

(Scuola Walter Tobagi)