Nuove regole per combattere l’inquinamento. Nella tappa bolognese del G7 ambiente, le quattro regioni che si snodano lungo il corso del Po, Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna hanno raggiunto l’intesa per ridurre le emissioni entro il 2030 nella mattinata di oggi, 9 giugno. A siglare l’accordo “Prepair”, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Lombardia, Roberto Maroni, Piemonte, Sergio Chiamparino e l’assessore all’Ambiente del Veneto, Gianpaolo Bottacin. Il progetto, che ha ottenuto il consenso anche dell’Unione europea, conclude la due giorni di conferenza su “Government policies on air quality and climate change” ed interesserà gli oltre 23 milioni di residenti nell’area.
Un accordo trasversale tra le forze politiche di destra e sinistra per affrontare l’emergenza inquinamento che rischia di far pagare all’Italia una multa di quasi un miliardo di euro. La Commissione europea già ad aprile aveva infatti sollecitato il governo a prendere le misure politiche necessarie per ridurre lo smog, pena il ricorso davanti alla Corte di Giustizia dell’Ue.
Nuove norme anti-inquinamento.
Nuove misure contro l’inquinamento erano già state prese dalla Regione Piemonte a inizio settimana. La Giunta ha approvato infatti lunedì scorso, 5 giugno, il Piano regionale per la qualità dell’aria. Il testo, che prevede oltre quaranta misure e azioni per contrastare l’inquinamento atmosferico, interessa i settori di mobilità, trasporti, energia, industria e agricoltura. L’obiettivo è quello di riportare al di sotto dei valori limite previsti dalla legge, la concentrazione nell’aria di polveri sottili e biossido di azoto. Proprio Torino si è aggiudicata nel 2016 la maglia nera per l’inquinamento. Il rapporto “Mal’Aria di città 2017” di Legambiente ha registrato infatti nel capoluogo piemontese un superamento per ben 89 volte del limite per gli inquinanti particolato pm10. Un’emergenza che riguarda anche le altre grandi città del nord, da Milano a Venezia, e che necessita di un intervento congiunto di tutta l’area padana.
Le misure del Piano regionale riguardano la limitazione della circolazione in città dei diesel, la rimodulazione delle accise sui carburanti, il potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico e gli incentivi alla mobilità alternativa. In campo energetico si punta alle fonti rinnovabili con una nuova regolamentazione dell’utilizzo delle biomasse, e allo sviluppo di sistemi sostenibili come il teleriscaldamento. La stretta sulle emissioni interessa anche industria e agricoltura con limitazioni per i roghi dei residui agricoli nel periodo invernale e delle emissioni di ammoniaca.
L’assessore regionale all’ Ambiente Alberto Valmaggia si è dichiarato soddisfatto del Piano che “fornisce al Piemonte un set di misure concrete per contrastare l’inquinamento”. Un passo fondamentale per ridurre lo smog in tutta l’area padana.