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Frode da 5 milioni di euro scoperta a Torino: sequestrati 500mila falsi “made in Italy”

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La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto una frode in commercio da 5 milioni di euro: sono stati sequestrati oltre 500mila articoli per la telefonia, falsi “Made in Italy”, in realtà prodotti e importati dalla Cina. Denunciato un imprenditore italiano.

L’operazione, condotta dai “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego Torino e coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha avuto inizio nei mesi scorsi: ad attirare l’attenzione dei Finanzieri sono stati alcuni accessori di telefonia, esposti in negozi torinesi e reclamizzati come se fossero italiani, ma interamente realizzati in Asia. Sospettando la frode commerciale, gli inquirenti hanno dato inizio alle indagini per ricostruire la filiera distributiva dei prodotti: in un deposito situato in provincia di Monza-Brianza i Finanzieri hanno scoperto una considerevole quantità di articoli (carica batterie, vetri protettivi per cellulare, auricolari, custodie) pronti per essere posti in vendita con il sigillo nazionale.

Le perquisizioni disposte dal giudice hanno portato al fermo di un imprenditore italiano, che dovrà rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Nell’ambito della stessa operazione sono stati sequestrati anche i 6 macchinari industriali utilizzati per le etichettature illecite dei prodotti. Dalle prime ricostruzioni, si ipotizza che la merce importata dalla Cina venisse presentata in dogana all’interno di imballaggi senza indicazioni sull’origine dei prodotti. Aprendo le confezioni e analizzandone il contenuto, tuttavia, sugli articoli erano apposti i simboli tipici del “Made in Italy”, come il tricolore, volti a ingannare il cliente finale.

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