Un venerdì di sciopero diverso dal solito. Gli attivisti di Fridays for Future Torino non si sono fermati davanti alla preoccupazione per il diffondersi del Coronavirus e hanno confermato il loro appuntamento settimanale, oggi 6 marzo, in modo innovativo. Per rispettare le disposizioni del Decreto del 4 marzo in fatto di contatti sociali ed evitare assembramenti, il presidio non è stato in piazza Castello ma lungo l’area pedonale di via Roma. I ragazzi e le ragazze hanno mostrato i loro cartelli di informazione e denuncia dell’emergenza climatica legati da un filo verde che ha percorso la via dalla cima fino a piazza San Carlo. Un modo per sensibilizzare i passanti a quella che l’opinione pubblica stenta a percepire come la vera crisi globale contro cui occorre agire, secondo Sara Diena, una delle responsabili di Fridays for Future Torino: “La questione del Coronavirus merita le precauzioni che l’Italia e molti altri paesi del mondo stanno prendendo, ci preoccupa però che l’opinione pubblica non sia consapevole di quanto l’emergenza climatica sia notevolmente più dannosa e pericolosa”.
Un segnale di determinazione e di spirito di adattamento da parte dei giovani ispirati dall’esempio dell’attivista Greta Thunberg, arrivato pochi giorni dopo il rinvio a data da destinarsi dell’assemblea nazionale di Fridays for Future, che era in programma il 14 e il 15 marzo a Sassari. La speranza è che le misure precauzionali per far fronte al Coronavirus non si rendano necessarie ancora tanto a lungo da mettere in dubbio il quinto sciopero climatico globale, previsto per il prossimo 24 aprile.