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Fotogallery: La rinascita del Filadelfia

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Il cuore del Torino batte nelle strade della città, vive di una passione fatta di storia, vittorie, record e dolore, ma ha una casa indimenticabile: lo stadio Filadelfia. Costruito nel 1926, fu teatro delle imprese del Grande Torino, la squadra degli Invincibili: sei anni senza sconfitte, dal 17 gennaio 1943 a quel maledetto 4 maggio 1949, quando l’aereo dei campioni si schiantò su Superga.

L’abbandono

19 maggio 1963, Torino-Napoli. L’ultima gara di campionato giocata dai granata nello storico impianto finirà in pareggio, con gol di Enzo Bearzot. Poi, il progressivo abbandono. Il rischio di abbattimento emerge negli anni della presidenza Pianelli. Fino al 1989 il Torino si allena qui, poi si trasferisce a Orbassano. Qualche crollo, i tentativi di recupero tutti falliti fino al 2015, quando riapre il cantiere Filadelfia.

L’attesa è finita

La prima pietra del nuovo stadio viene posata il 17 ottobre del 2015. Meno di due anni dopo il Torino riavrà la sua vecchia casa: non uno stadio vero e proprio, ma una struttura dove la prima squadra e la primavera potranno allenarsi. La data è ancora da ufficializzare, ma pare probabile che il prossimo 25 maggio il Filadelfia riaprirà le sue tribune ai tifosi granata.

MARCO GRITTI

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