A Casa Gianduja arriva “un teatro nato per ridare il sorriso a un principe” spiega Marco Grilli della Fondazione marionette Grilli. In via Luigi Pettinati apre dal 15 maggio la mostra “Marionette, burattini e ombre dalla Cina”, insieme ad altri progetti in attesa dell’estate.
A fine giugno il giardino di Casa Gianduja aprirà al pubblico di tutte le età con un teatro all’aperto, una fattoria didattica e un laboratorio di decorazione marionette destinato ai più piccoli. In affiliazione con Arci Torino, l’estate di Casa Gianduja ospiterà spettacoli per tutti in 1.350 metri quadri di verde. Il teatro riporterà l’insegna storica di Alfa teatro, un’altra realtà riqualificata dalla famiglia Grilli, guidata da Augusto e Mariarosa, per un luogo che fonde passato e futuro nel segno della rigenerazione urbana.
Un secondo tentativo dopo il blocco al progetto di parco Michelotti. “Ci è stata tolta la concessione della ristrutturazione del rettilario del parco – spiega Augusto Grilli -, nonostante la delibera della Giunta c’è stato un litigio politico fra la sovraintendenza e il Comune. Il nostro progetto è rimasto bloccato mentre è stato destinato a parco di decorazione urbana. I murales una volta fatti finiscono lì e il rettilario, ultima opera dell’architetto torinese Enzo Venturelli, crollerà”.

La storia del teatro della forma, fra marionette, pupazzi e burattini, continua e dai quasi 15mila pezzi della collezione Grilli nasce l’esposizione sulla storia delle ombre cinesi. “Si tratta di un’antica tradizione, il teatro delle ombre cinesi non ha una dimensione da piazza ma di taglio reale, nato per i principi – spiega Marco Grilli -. Le figure sono fatte tutte in budello. La particolarità sta nel dettaglio, nella cura e nelle rifiniture per poter riconoscere i personaggi mitologici da quelli reali”.

“Le ombre si creano utilizzando della pelle di asino, mucca o pecora, vengono raschiate e messe a bagno per poi metterle tese ad essiccare su una tavola, poi modellate per raggiungere lo spessore desiderato – spiega Augusto Grilli -. Vengono dipinte con colori naturali e immerse in oli o di sofora o di cocco per dare la trasparenza voluta”.
Il museo delle marionette espone una parte della collezione della famiglia che periodicamente viene sostituita da altri pezzi, conservati in grandi magazzini. Dal primo giugno il museo sarà parte del circuito Torino musei per mettere una a disposizione una collezione e una conoscenza storica conservata e promossa da tutta la vita da Augusto e Mariarosa Grilli.
