Un progetto sociale per recuperare la memoria audiovisiva e rivivere in 4k i filmati amatoriali del secolo scorso. Si chiama Flashback e si occupa di restaurare e digitalizzare pellicole cinematografiche nei formati 8 mm -9,5 mm – 16mm. Un servizio di artigianato digitale per riportare in vita immagini, ricordi e momenti storici che altrimenti andrebbero persi.
Grazie al progetto e bando FaciliToxTo, Flashback ha creato un laboratorio di restauro e digitalizzazione di questi materiali dotato macchinari e tecnologie di ultima generazione. Il progetto parte da Zenit Arti Audiovisive, una società cooperativa di produzione lavoro. Un gruppo motivato e unito dalla passione per il cinema e il documentario. Zenit mette a disposizione dei propri clienti risorse creative e tecniche. Sono tre i soci coinvolti nell’attività: il fotografo e responsabile del progetto Paolo Rapalino, Luana Rao e Cristina Monti. Zenit collabora con i principali archivi e istituzioni che si occupano di preservare la memoria storica dei filmati amatoriali e di famiglia. I clienti di riferimento sono sia i privati sia società/aziende ed enti.
L’idea innovativa di Zenit può risolvere il gap tecnologico che si è creato tra chi ha realizzato film e video, tra gli anni ’30 e ’90 del Novecento, ora custoditi in casa da supporti fragili e difficilmente riproducibili come le videocassette. Dando una risposta anche al problema dei proiettori e videoregistratori, oggi obsoleti.
Flashback mira al recupero di una antica e famigliare memoria filmata. Mira al recupero di un valore sociale per riconnettere passato e presente. E stimolare il confronto tra più generazioni.