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Flai Cgil: “Caporalato nelle vigne situazione intollerabile”

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“Il caporalato e lo sfruttamento sono piaghe purtroppo endemiche nel comparto agricolo che sempre più troviamo comparire ed espandersi ad ogni latitudine, a conferma di quanto denunciato da anni dalla Flai-Cgil, che non è un fenomeno localizzato nei territori del sud. Inoltre, sempre più spesso vediamo coinvolto il settore vitivinicolo”, fa sapere in una nota Silvia Guaraldi segretaria nazionale Flai-Cgil con delega al settore, commentando il blitz dei carabinieri nelle Langhe che ha portato a nove misure cautelari a carico di presunti caporali.

Per Guaraldi “è necessaria una riflessione sul settore vitivinicolo che dalla Puglia alla Toscana, dal Friuli Venezia Giulia alla Franciacorta passando per i distretti di Prosecco e Valpolicella fino alle Langhe, patrimonio Unesco proprio per i suoi vitigni, è sempre più spesso protagonista di cronache di sfruttamento. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutta la filiera, è intollerabile che prodotti fiore all’occhiello delle produzioni agroalimentari del nostro paese siano macchiati del sangue dei lavoratori e delle lavoratrici”.

Loredana Sasia, segretaria generale Flai Cgil Cuneo, chiede “l’attivazione immediata del tavolo contro lo sfruttamento in agricoltura presso la prefettura di Cuneo”. “Dai racconti dei lavoratori emerge come ci troviamo difronte ad una vendemmia che registra situazioni di intermediazione di manodopera da parte delle cooperative senza terra con i braccianti che vengono raccolti attorno alla stazione ferroviaria di Alba o davanti al cimitero”, dicono da Flai Cgil. “Non è più rimandabile l’attuazione concreta del protocollo contro lo sfruttamento lavorativo approvato dalla regione Piemonte”, conclude Denis Vayr , segretario generale Flai Cgil Piemonte.

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