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La Svizzera domina il gigante femminile, bronzo per Cecere

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Una gara pressoché perfetta quella della svizzera Sue Piller: in cima alla classifica dello slalom gigante dopo la prima discesa, si mantiene saldamente in testa fino alla fine della gara, completando le due discese rispettivamente in 1:03.46 e 1:03.12. Meritatissima medaglia d’oro per l’atleta diciannovenne, che commenta così la sua vittoria: “è stato fantastico. L’atmosfera qui è davvero stupenda, vedere tutte le ragazze sciare così bene e divertirsi è fantastico. Sono molto felice per questo successo, ora spero di riuscire a fare buoni risultati nelle altre competizioni europee. A breve comincerò l’università, ma per me lo sport è sempre stato al primo posto: entrare nella squadra per Cortina 2026 sarà veramente difficile, ma chissà. E se non sarà Cortina, punto alle Olimpiadi 2030”.

A soffiare il secondo posto alla nostra Margherita Cecere ci ha pensato l’altra atleta svizzera, Delphine Darbellay, che nella prima discesa si era fermata in sesta posizione con un tempo di 1:04.46. Risultato ribaltato dalla seconda prova, in cui Darbellay ha mostrato tutte le sue qualità completando il tracciato in soli 1:02.72, il miglior tempo di manche e dell’intera competizione.

Sue Piller sfreccia verso il traguardo durante la seconda discesa

Terzo posto e bagno di folla per l’azzurra

Bronzo, dunque, per Margherita Cecere, che pure si era classificata seconda dopo la prima discesa. Nonostante la medaglia d’argento sia sfuggita all’ultimo secondo, rimane comunque un ottimo risultato per la sciatrice torinese, che chiude le due discese in 1:03.88 e 1:03.73. Ad attenderla alla fine del tracciato, i bambini degli sci club di Bardonecchia, che accolgono esultanti la ragazza. Qualcuno tra di loro grida al maestro “io diventerò come Margherita!”.

Vittoria in casa, come rimarca la stessa Cecere: “Sono molto felice di questo risultato e della mia prestazione. Ho sciato bene, lo slalom gigante è la mia specialità. Durante la seconda manche la visibilità non era ottima, c’era anche un po’ di vento, ma conosco bene il tracciato e non ci sono stati problemi. Per quanto riguarda il futuro, Cortina 2026 è davvero dietro l’angolo, sarà quasi impossibile per me partecipare. Mi impegnerò al massimo per i giochi del 2030, anche se bilanciare sport e lo studio al Politecnico sta diventando sempre più difficile.”

I bambini degli sci club osservano esultanti la gara di Margherita Cecere – cc Vittoria Brighenti

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