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San Giovanni in piazza Castello: i dubbi delle opposizioni sullo show con i droni

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La nuova location di piazza Castello al posto della storica piazza Vittorio e lo spettacolo con i droni in sostituzione dei tradizionali fuochi d’artificio. Torino si prepara a una festa di San Giovanni all’insegna dell’innovazione. La serata del 24 giugno dedicata al Santo patrono della città sarà organizzata dalla Intel, colosso statunitense della tecnologia che aveva stupito il mondo durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang: un’esibizione con oltre milleduecento droni che si erano librati in cielo a formare i cinque cerchi olimpici. A Torino saranno utilizzati soltanto 200 mini-elicotteri, che voleranno nello spicchio di cielo sopra i Musei Reali per un costo compreso tra i 250 mila e i 300 mila euro. Contribuiranno con un supporto tecnico ed economico Tim, Ericsson, Aizoon, Iren, Open Fiber e Thales Alenia Space, che hanno aderito al bando di sponsorizzazione. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare i permessi dalla Prefettura e dall’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile.

LO SPETTACOLO DEI DRONI A PYEONGCHANG 2018

Lo show è previsto per le 22.15, dopo il programma musicale che inizierà a partire dalle 21.15. Sarà una prima volta in una città europea, ma non tutti sono entusiasti della coreografia aerea con i droni al posto dei classici fuochi d’artificio. Anche perché, in caso di forte vento o pioggia, l’esibizione sarebbe a serio rischio. Tra i più critici il capo dei Moderati in Consiglio Comunale, Silvio Magliano. “Vorrei capire se il Comune ha un piano B in caso di maltempo – commenta – Va bene a Capodanno, quando i botti durano per ore, ma per 15-20 minuti di fuochi mi pare assurdo stravolgere una festa a cui i torinesi sono molto affezionati, spendendo un sacco di soldi. Inoltre – conclude Magliano – trovo paradassale che sia l’assessora Pisano a occuparsi dell’organizzazione, lei che non si è dimostrata nemmeno in grado di garantire una carta d’identità elettronica ai cittadini”.

E sul tema sicurezza, che ha indotto Palazzo Civico a scegliere piazza Castello al posto di piazza Vittorio, anche Osvaldo Napoli (Forza Italia) non risparmia parole dure nei confronti dell’amministrazione comunale: “Sembra che la città vada in crisi per l’organizzazione di qualsiasi evento – puntualizza l’ex senatore azzurro – Ormai hanno paura della propria ombra. Piazza San Carlo è stato un duro colpo: bisogna svoltare, evitando però di cambiare le tradizioni. Gli animalisti sono contenti che non ci siano i botti? C’è sempre qualcuno contrario, è impossibile accontentare tutti”.

Preferisci astenersi, invece, il capogruppo del Pd in Sala Rossa, Stefano Lo Russo. “Speriamo che questo cambio di impostazione piaccia ai cittadini. Verificheremo se si svolgerà tutto al meglio. Preferisco vedere lo spettacolo prima di pronunciarmi”.

Il programa completo con tutti gli eventi sarà presentato giovedì 21 giugno. Il Comune in una nota diffusa nella serata di ieri ha anticipato alcuni appuntamenti: alla vigilia è confermato il “Farò” in piazza Castello delle 22, che sarà preceduto nel pomeriggio da una regata sul Po (dalle 14.30 alle 19) a cura del Circolo Amici del Fiume e dalla sfilata della Fanfara dei Bersaglieri da piazza Carlo Felice a Piazza San Carlo (dalle 18.30 alle 19). Domenica spazio alla rievocazione dell’assedio del 1706 alla Cittadella (alle 11.30, 14.30 e 17.30) prima del gran finale, tempo permettendo, con le evoluzioni dei droni luminosi.

FEDERICO PARODI