La libertà parte da un salone di parrucchieria, scelto per presentare la seconda edizione del festival del femminismo intersezionale di Torino. Liberarsi da un sistema opprimente di aspettative sociali e combattere la polarizzazione è un percorso lungo e collettivo, così Mind the Gap – Storie Sovrapposte torna in città dal 6 all’8 maggio con una serie di incontri volti a decostruire stereotipi di genere e analizzare le discriminazioni in ambito politico, sociale, istituzionale, economico, linguistico. Ridotta in frammenti dallo sguardo altrui, la Venere di Milo diventa simbolo del festival, fiera nella sua totale bellezza e in grado di svincolarsi dai dettami della società.
Sessualità, corpi non conformi, medicina di genere e diritti civili sono alcuni dei temi che riempiranno gli spazi di Off Topico, Il Circolo dei Lettori e il Campus Luigi Einaudi, per valorizzare la complessità all’insegna di un festival diffuso e condiviso. Da Levante alla sociolinguista Vera Gheno, decine gli artisti ed esperti che prenderanno parte al programma con interventi e dibattiti su femminismo anticapitalista, antispecista, decoloniale ed ecofemminismo. E poi anche tanta musica, con concerti e dj set, laboratori per bambini, un angolo letture e persino uno spazio libero per l’oratoria.
Per l’intera durata del festival sarà poi attivo uno sportello antiviolenza situato presso l’Off Topic e curato dal Centro Clinico Psicologia Torino (CCPT), che, tramite prenotazione, permette di ricevere un consulto gratuito da una professionista. Presente per i tre giorni anche un banchetto per la raccolta firme di Torino Città Per Le Donne, una proposta di legge elettorale che promuove l’equilibrio della rappresentanza e condizioni di parità nell’accesso alle cariche elettive delle regione.
Ideato e prodotto da The Goodness Factory, il festival è realizzato in collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori, CIRSDe Unito (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere), Fronte del Borgo della Scuola Holden, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con Regione Piemonte e Cubo Teatro nell’ambito del progetto PLAY OFF.