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Una favola chiamata rimonta

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Dopo lo show di Ronaldo nella partita d’andata, il destino della Juventus in Champions League sembra segnato. Una delle poche speranze alla quale i bianconeri possono appigliarsi stasera è che la sfida del Bernabeu giunge nella settimana delle grandi rimonte. Nel weekend il Napoli ha tenuto vivo il campionato ribaltando il Chievo nei minuti di recupero, Mourinho ha vinto 3-2 il derby di Manchester rovesciando lo 0-2 iniziale a favore del suo “nemico” Guardiola. E ieri sera la Roma è diventato il primo club italiano nella storia della Champions League capace di recuperare tre gol di svantaggio nel match di ritorno, eliminando a sorpresa il Barcellona, proprio la squadra che dodici mesi fa aveva riscritto il concetto di “remuntada” ai danni del PSG.

Al di là della “Romantada”, le italiane spesso sono state protagoniste di rimonte, ma dalla parte sbagliata della storia. In particolare il Milan, nell’unico altro caso di impresa con tre gol di scarto: nei quarti di finale del 2004 il Deportivo La Coruña cancellò la sconfitta per 4-1 a San Siro strapazzando 4-0 al Riazor la squadra di Ancelotti. Riagganciati e battuti dal Liverpool nella pazza finale di Champions del 2005, i rossoneri sono stati riacciuffati anche dal Barcellona negli ottavi del 2013 quando sprecarono un 2-0 nel match d’andata. Stessa sorte l’anno prima per il Napoli di Mazzarri, che non era riuscito a difendere il 3-1 del San Paolo perdendo contro il Chelsea 4-1 a Stamford Bridge.

 

Dalla certezza della sconfitta alla insperata vittoria. In tempi recenti la favola della rimonta ha ampliato la sua già corposa letteratura sportiva. In NBA c’è una statistica che regna sovrana: nessuna squadra ha mai vinto una serie playoff  al meglio delle sette gare dopo aver perso le prime tre partite. I Cleveland Cavaliers di Lebron James hanno compiuto comunque un’impresa simile, ribaltando le Finals 2016 dall’1-3 al 4-3 contro i Golden State Warriors campioni in carica. Rimanendo in USA, epico è anche il modo in cui Tom Brady ha conquistato il suo quinto titolo: sotto 24-3 contro i Falcons, i suoi Patriots hanno messo a segno il più grande “comeback” della storia del Superbowl, spuntandola 27-24. Fino ad arrivare alla rimonta fatta persona, Steven Bradbury, medaglia d’oro nello short-track a Salt Lake City 2002, sfruttando cadute e squalifiche degli avversari in tutte le batterie. Una buona dose di fortuna di cui avrà bisogno anche la Juventus stasera. Una rovesciata che sarebbe più incredibile di quella di Ronaldo.

EMANUELE GRANELLI