Diversi, esclusivi e capaci di creare una comunità. Saranno così i giornali del futuro, quando avranno capito che ieri è già tardi. I lettori sanno (e sapranno) già cos’è successo. Non pagheranno chi li informa prima, ma meglio. Sopravviveranno i media capaci di approfondire, contestualizzare le storie, e prevedere cosa succederà. Il giornalismo del futuro non sarà carta o digitale ma carta e digitale. Tante piattaforme per un unico abbonamento a misura del portafoglio di lettore. Non solo articoli, webdoc, infografiche e video ma anche bot, dirette live nei profili social ed eventi speciali. Diversificare l’offerta e offrire al lettore un prodotto unico, di nicchia, adatto ai suoi bisogni.
ANDREA FIORAVANTI
(Scuola Walter Tobagi)