La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Combattere le fake news per contrastare populismi e xenofobia

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“Le lotte contro la xenofobia e in difesa dei diritti sociali ed economici sono collegate, dalla Francia all’Austria alla Gran Bretagna. Dobbiamo lavorare affinché le persone scendano in piazza e si uniscano alla protesta”. Owen Jones, giornalista del Guardian, non ha dubbi su come frenare l’ondata delle destre populiste: la sinistra deve avere un programma chiaro e concreto per vincere le elezioni. Un appello da attivista politico prima che da giornalista nell’incontro con il freelance Fabio Chiusi al Festival internazionale di giornalismo a Perugia.

 

Il progresso tecnologico e l’impatto che sta avendo sul mondo del lavoro e sulla democrazia è stato il tema centrale del dibattito. “L’automazione rischia di far scomparire undici milioni di posti di lavoro in Gran Bretagna nei prossimi anni, ma è un processo inarrestabile, per questo dobbiamo riportare la tecnologia all’interno del dibattito politico e cercare di coglierne le opportunità”. Nell’attuale situazione economica globale che ha comportato un crollo degli standard di vita, l’obiettivo per Jones è instaurare un nuovo modello economico basato sulle cooperative sociali che anteponga i bisogni delle persone al profitto. “E’ necessario adeguarsi ai tempi ma garantire parallelamente i diritti dei lavoratori autonomi che oggi il modello della Silicon Valley non tutela”.

 

In prima linea per le pari opportunità dei gay, schierato in favore di un’Irlanda unita e strenuo oppositore di Donald Trump, Owen Jones è un esempio contemporaneo del giornalista attivista, posizione che gli ha comportato non poche critiche. “L’opinione pubblica è condizionata dalle fake news che consolidano il pregiudizio, specialmente sul tema delle migrazioni, per questo è necessaria una corretta informazione”. Considerato una delle personalità più influenti del partito laburista, nonostante lo scenario critico tracciato nel dibattito, Jones ha ancora la speranza di una sinistra unita che possa porsi come alternativa credibile per gli elettori. The politics of hope è infatti il titolo del suo prossimo libro, un manuale che raccoglie le pratiche politiche di diversi paesi da cui la sinistra dovrebbe ripartire: dal reddito minimo al modello d’istruzione pubblica finlandese. “Bisogna reinventare il futuro e unire i movimenti progressisti in lotta”, ha concluso Jones, “se non ora, quando?”.

LUCREZIA CLEMENTE

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