Da domani, Torino sarà illuminata da una luce nuova. Sul tetto della Mole Antonelliana brillerà la sigla degli European Masters Games 2019, che dal 26 luglio al quattro agosto animeranno la città.
Per la sua quarta edizione, la manifestazione sportiva internazionale ha scelto il capoluogo piemontese che, a cinquanta giorni dalla cerimonia di apertura, si sta preparando ad ospitare migliaia di atleti da tutto il mondo.
“Ad ora, gli iscritti sono già 5100 provenienti da 71 paesi del mondo”, spiega Fabrizio Benintendi, presidente del comitato organizzatore dell’evento, durante la conferenza stampa del sei giugno. “Stiamo cercando di organizzare un evento sportivo unico sia in termini organizzativi che di risultati. La vera novità è che sfrutteremo al meglio gli aulici contenitori che Torino offre”.
Non solo lo sport, infatti, sarà il protagonista di questi dieci giorni, ma anche la storia, l’arte, e la cultura. Le gare si disputeranno in 60 sedi sparse non solo nel capoluogo piemontese, ma anche in 12 comuni della provincia e due delle province di Vercelli e Novara. Parchi, piazze e castelli accoglieranno gli atleti, offrendo agli spettatori uno spettacolo suggestivo.
“Immaginate l’arrivo del ciclismo al colle di Superga, o la mezza maratona davanti alla reggia di Venaria o la 4000 scalini al forte di Fenestrelle, una gara forse unica al mondo”, racconta Bernardino Chiavola, program manager degli Emg.
Le aspettative sono alte, e gli organizzatori fremono in vista del grande inizio. Per l’occasione, il comitato organizzativo sta cercando di ottenere l’ingresso gratuito – durante i giorni dell’evento – a tutti i musei pubblici e importanti riduzioni per gli altri. La mascotte Tor, un toro alto tre metri amante degli sport, sarà posizionato davanti alla stazione di Porta Nuova per accogliere i trentamila visitatori attesi.
“Partecipare non è stato facile”, interviene la Sindaca Appendino, “ci sono state molte difficoltà, ma abbiamo deciso di andare avanti per quello che questo evento rappresenta. Non solo per l’importanza che gioca nella valorizzazione del nostro territorio, ma anche per i valori che lo sport porta con sé, come il lavoro di squadra e il rispetto, fondamentali per costruire lo spirito di cittadinanza”. La partecipazione della città, non solo come atleti, ma anche come spettatori sarà fondamentale anche per “dimostrare un grande sforzo di accoglienza”, commenta Paola Casagrande, dirigente regionale per la promozione della cultura, del turismo e dello sport. Per questo, Appendino esorta: “Siamo a 5100 e ci sarà anche il più 1 di Appendino, ma ancora non bastano!”. Le iscrizioni saranno infatti aperte fino a fine giugno e l’organizzazione ha ancora bisogno di molti volontari.
Quando lo sport esce dalla sua dimensione più classica, e coinvolge gli esseri umani con tutta la sua potenza emotiva, emerge l’entusiasmo. Quello con cui l’atleta Maria Grazia Navacchia ha invaso la sala conferenze di Palazzo Madama. A 66 anni, dopo 189 maratone portate a termine nella sua vita, si dice ancora “molto emozionata e felicissima” e aggiunge: “Questo non è solo un evento di competizione, quando si partecipa, si coinvolge il cuore, è un momento meraviglioso e la nostra città se lo merita. Spero di vedervi numerosi”.
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