Alessandra Todde è la nuova presidente della Regione Sardegna. Vince per un soffio con il 45,3% dei voti rispetto al candidato del centrodestra Paolo Truzzu fermo al 45%. Seguono Renato Sorru con l’8.7% e Lucia Chessa con l’1%.
Esultano Partito democratico e M5s. “La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. È la prima presidente di regione del M5s, la prima donna alla guida della Sardegna. È una giornata indimenticabile”, afferma il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte. Esprime la propria soddisfazione anche la segretaria dem, Elly Schlein “Questa è una vittoria di squadra – dice -. Alessandra ha tenuto insieme una coalizione plurale che si è unita ogni giorno di più”.
La vittoria di Todde ora potrebbe aprire diversi scenari. Il 2024 dal punto di vista politico è il primo banco di prova per il governo. Oltre alle elezioni europee, andranno al voto anche Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Umbria. E sicuramente la corsa a piantare la propria bandierina da parte dei partiti della maggioranza non è stata così facile. Per non parlare delle tensioni che si sono create in riferimento alla proposta della Lega per un terzo mandato per i presidenti di regione, che attualmente non trova sostegno da parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Dal lato dell’opposizione, il successo della coalizione di campo largo trainata da Pd e M5s potrebbe incoraggiare i partiti a riproporre questo esperimento anche in altre regioni, per esempio in Piemonte. A pochi mesi dalla chiamata alle urne, l’unico candidato confermato è l’attuale presidente Alberto Cirio, sostenuto da tutto il centro-destra. Tra l’altro, anche dato come favorito. Negli ambienti di Pd e M5s invece non ci sono ancora nomi ufficiali. Forse le elezioni sarde potranno portare con sé una svolta, dando modo al segretario regionale del Pd, Domenico Rossi, e alla portavoce dei pentastellati, Sarah Disabato, di trovare un accordo. Staremo a vedere. In ogni caso a breve dovranno necessariamente sciogliere la riserva.
Articolo aggiornato alle ore 10:33 del 27/02/2024
