Creare servizi innovativi ed efficienti per un futuro di energia sostenibile. È l’obiettivo delle Officine Edison, il nuovo spazio dedicato alla ricerca e all’innovazione nel settore energetico inaugurato stamattina, mercoledì 14 giugno, all’Energy Center House di Torino. Una piattaforma moderna nata grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino e alle istituzioni locali e che punta allo sviluppo delle imprese, delle start-up e della Pubblica Amministrazione.
“Sono certo che le Officine Edison diventeranno un caso esemplare di come imprese, istituzioni e mondo accademico siano in grado di dare un contributo concreto alla transizione energetica – ha spiegato Marc Benayoun, amministratore delegato di Edison – il nostro obiettivo è quello di accompagnare il sistema Paese verso un mondo sempre più low carbon e a misura delle comunità e delle imprese del territorio.
Il presidente della @regionepiemonte Sergio #Chiamparino: “Il settore energetico è un terreno su cui vale la pena investire. Non solo per il Pil, ma per il futuro delle prossime generazioni” #OfficineEdison @EdisonNews pic.twitter.com/tz6PEfSP8n
— Futura News (@FuturaTorino) 14 giugno 2018
Alcuni progetti sono stati già avviati: è in corso il processo di modellazione degli edifici basato su open data e si sta lavorando all’ottimizzazione di processi industriali attraverso l’utilizzo di machine learning, ovvero costruendo algoritmi in grado apprendere un insieme di dati e su questi fare delle predizioni. Innovazione digitale, smart-home, mobilità elettrica e rigenerazione urbana rappresentano le sfide future, in risposta ai cambiamenti climatici e alle trasformazioni socio-economiche.
Secondo il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino il settore energetico è “un terreno sui cui vale la pena di investire, non solo per il Pil, ma per il futuro delle prossime generazioni”, mentre il direttore sviluppo, ricerca e innovazione per il gruppo Edison Claudio Serracane sottolinea come l’ambizione del progetto sia quello di riuscire a “fare cose concrete. Per questo le abbiamo chiamate Officine”.