La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Dopo sette anni tornano i Giochi della gioventù

A fine 2023 era arrivata la decisione del Ministero di reintrodurre i Giochi della gioventù, l’iniziativa nata nel 1969 grazie al dirigente sportivo Giulio Onesti e interrotta a partire dal 2017. “I ‘Giochi della gioventù” sono una vera e propria istituzione e fanno parte a pieno titolo della tradizione scolastica italiana”, aveva dichiarato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara in occasione della firma del protocollo d’intesa. Questa mattina, il parco Ruffini ha ospitato gli studenti delle quarte e delle quinte elementari. I “Giochi della gioventù” riuniscono i bambini di tutto il Piemonte, in un evento regionale all’insegna dello sport, del divertimento e dell’inclusione. I bambini delle varie scuole, durante la mattinata, hanno partecipato ad attività di gruppo e a vari giochi, ma anche a piccoli tornei e gare: corsa a staffetta, circuiti, lancio del vortex e molto altro. L’obiettivo della giornata era quello di rinforzare le abilità dei bambini, ma anche la comunicazione, il linguaggio del corpo, il rispetto e la condivisione.

Tutto molto positivo, anche se le modalità di immissione nel calendario non hanno reso le cose facili alle scuole. “È un evento che è caduto dal cielo l’ultima settimana di scuola. Vercelli è presente con due classi, entrambe quarte, delle due scuole primarie dell’istituto comprensivo ‘Bernardino Lanino’ – ha spiegato Laura Rolando, insegnante dell’area matematico-scientifica della scuola Gozzano di Vercelli –. Abbiamo saputo tardi di questa iniziativa e avevamo paura di non riuscire a organizzarci. Invece ce l’abbiamo fatta. È stata una bella sorpresa per i bambini, che sono felicissimi di essere qui”.

L’istituto Schiaparelli, in provincia di Biella, partecipa con una quarta e con una quinta: “Per ora sta andando molto bene, l’evento è ben organizzato – racconta Elisa Sperotto, insegnante di educazione fisica –. Durante l’anno avevamo già partecipato a Biella al progetto Yap di Cascina Oremo, che organizza delle attività inclusive per i bambini con il sostegno, ma è la prima volta che i ragazzi partecipano ai Giochi della gioventù qui a Torino”.

Questa nuova edizione ha avuto luogo in tutta Italia: “I Giochi della gioventù hanno una dimensione regionale, ma il 3 giugno è una giornata nazionale: in tutti i capoluoghi italiani sono stati organizzati eventi come quello che si sta svolgendo a Torino – ha spiegato Stefano Moressa, coordinatore per l’educazione fisica sportiva dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte –. Negli ultimi anni l’impegno degli uffici scolastici e del Ministero era stata rivolto principalmente alle competizioni e ai campionati studenteschi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Da quest’anno, grazie al protocollo d’intesa interministeriale abbiamo fatto ripartire i Giochi della gioventù riservati ai bambini di quarta e quinta elementare. A queste attività partecipano tutti i bambini senza alcuna distinzione, con attività inclusive. Speriamo che questa giornata sperimentale venga implementata, anche con attività che possano accompagnare gli studenti per tutto l’anno scolastico”.