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“Donne e follia in Piemonte”, un libro per una rivoluzione

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Un racconto che rivela come, davvero, in poco più di cento anni, il nostro modo di guardare alle donne da un lato, al dolore e alla malattia psichica dall’altro sia radicalmente cambiato. Anche se molto resta da fare. Mercoledì 8 marzo alle ore 18, in via Ala di Stura a Torino, nell’ambito della sesta mostra multimediale “Diritti umani e psichiatria: storie di errori e infermità, dalle origini all’attualità”, Bruna Bertolo presenta il suo libro “Donne e follia in Piemonte – Storie e immagini di vite femminili rinchiuse nei manicomi”. Oltre all’autrice, interviene anche il professore Lino Graziano Grandi, in un dibattito moderato dall’avvocato Piero D’Ettorre.

L’opera, a cui ha contribuito anche lo psichiatra Pier Maria Furlan, ricopre un arco temporale che va dalla fine dell’800 fino agli anni che precedono l’entrata in vigore della legge Basaglia, quella che chiuse i manicomi nel nostro Paese. Nel libro, infatti, ci sono le tante storie personali di donne che hanno vissuto sulla loro pelle la dura e violenta realtà del manicomio. Bertolo inserisce queste storie in un percorso storico che sottolinea le trasformazioni della nostra società. E lo fa senza perdere il contatto con gli eventi che cambiarono il modo di avvicinarsi alla malattia mentale da parte della scienza.

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