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Imprese femminili, “Il problema non è essere donna, è tutto il resto attorno”

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“Un po’ di incoscienza”. Non ha dubbi Maria Barberio, titolare 44enne dell’edicola di via Po all’incrocio con via Sant’Ottavio, su cosa l’abbia spinta 10 anni fa a lanciarsi nella sfida dell’imprenditoria. Parlare con lei significa alternarsi alle decine di clienti che arrivano e si fermano per due chiacchiere. Lei sorride a tutti, con energia. “Ciao Dante”, “Ciao Maria”. La scena ogni manciata di minuti è la stessa, cambiano solo il nome e il giornale che Maria sistema in base al cliente che sta arrivando. “Sono un po’ un punto di riferimento, a volte una portinaia. Qui si fanno spedire i pacchi, mi portano il caffè, vengono a darmi il cambio se devo andare in bagno. E se non mi vedono arrivare, mi scrivono per assicurarsi che io stia bene”.

Ma i clienti diminuiscono e le edicole chiudono: negli ultimi anni, le 396 edicole torinesi sono diventate 345. Tanto che gli edicolanti nelle scorse settimane hanno manifestato per chiedere sostegno da parte delle istituzioni. “Chi comprava 3 giornali, ora ne prende uno, gli altri li legge online o al bar. E cambia la clientela: prima gli operai erano tanti, aprivamo alle 5 in punto, adesso posticipiamo di almeno un’ora”. Poi tutto d’un fiato fino alle 19,30, turno che spesso Maria fa da sola. “Mio marito fa un altro lavoro, le mie figlie sono piccole. Meno male che siamo chiusi la domenica, è da pochi anni ma mi ha cambiato la vita”.

In quell’isolato è nata, cresciuta e ha frequentato tutte le scuole, dall’asilo fino all’università. Nelle vicinanze abita la sua famiglia e quella di suo marito. Poi l’edicola. “Ci sono coincidenze nella vita. Un amico decise di venderla così mi sono lanciata. È stato stravolgente, lavoravo nei bar e di punto in bianco mi sono trovata un’attività che dovevo aprire quando di solito andavo a dormire. Però nel tempo ho apprezzato: non c’è lavoro che non comporti sacrifici, qui a esempio non c’è sforzo fisico, si sta seduti e nel gabbiotto d’estate non fa caldo perché è costruito in una colonna. Poi è un lavoro fatto di rapporti umani”. Se dovesse consigliare lo stessa incoscienza oggi? “Forse no, non mette in condizione di fare un mutuo, poi basta un passo falso e ti fanno la multa. In generale, non è l’essere donna a creare ostacoli, è tutto quello che c’è intorno”. Da qualche mese Maria ha messo in vendita l’edicola. “Vorrei fare altro, se sto qui dentro non vivo quello che succede fuori. Non vivo la mia famiglia. Detto questo non mi sto ammazzando per trovare un acquirente, qui sto bene. Quando succederà, succederà”.

CRISTINA PALAZZO