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De Bortoli: “Il mio libro un omaggio al giornalismo”. Travaglio: “Io credo a Ferruccio”

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Al XXX Salone Internazionale del libro di Torino non poteva mancare Ferruccio De Bortoli con il suo “Poteri forti (o quasi)”, edito da La Nave di Teseo. Il libro dell’ex direttore di Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore, un diario dei 40 anni di professione che si legano, inevitabilmente, alla storia italiana, ha suscitato una serie di polemiche. Le righe su Maria Elena Boschi e le presunte pressioni all’allora amministratore delegato di Unicredit, Ghizzoni, per acquisire Banca Etruria hanno fatto il giro dei media.

Tanta anche la curiosità della gente. Fuori dalla Sala Blu del Salone si è formata una lunga coda prima dell’evento e alcune persone non sono nemmeno riuscite a entrare. De Bortoli ha però glissato le domande sulla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio: “Ho già scritto tutto ciò che so. Se Boschi leggerà il mio libro? Lo consiglio a tutti…È un omaggio al mio mestiere e, in alcuni punti, anche un’autocritica su alcune vicende che avrei potuto trattare meglio, con più coraggio”.

Presenti nelle prime file anche Marco Damilano, Vittorio Sgarbi e Marco Travaglio. Il direttore del Fatto Quotidiano non ha dubbi: “Io credo totalmente a Ferruccio, anche perché la Boschi ha già mentito più volte e Ghizzoni non ha smentito. Renzi ha detto che è un’operazione di marketing? È una grande stupidaggine. È un libro che ha delle notizie al suo interno. Ne ho letto metà, ma l’ho già trovato interessante. Lo consiglio vivamente”.

FEDERICO PARODI

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