Dal 5 al 10 giugno torna il festival Cinemambiente con concorsi e proiezioni dedicati alle giovani generazioni “che già sono molto stimolati sul tema ma speriamo che i film, come spesso fanno, diano risposte e idee nuove” ha spiegato il direttore del museo del cinema Carlo Chatrian. Il festival, diretto da Lia Furxhi, arriva alla ventottesima edizione portando avanti l’esempio del fondatore Gaetano Capizzi, scomparso nel 2023, per “saper raccontare e interpretare politicamente le tematiche ambientali attraverso il cinema” ha sottolineato Claudia Porchietto, sottosegretaria alla presidenza della Regione Piemonte.
Un’edizione che va oltre le proiezioni e che indende trattare il tema della sostenibilità dalla cucina alle neuroscienze. Il budget per sostenere il programma di questa edizione aumenta rispetto allo scorso anno e si inserisce anche un fuori programma: James Cameron arriverà in città per la mostra dedicata al museo del cinema in concomitanza con il festival. “Una coincidenza ben riuscita anche per i diversi documentari prodotti da Cameron su tematiche ambientali. Ne mostreremo uno” ha spiegato Chatrian.
La serata di apertura del 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente, sarà un’occasione per riflettere sul significato della ricorrenza, insieme a Unep, il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente. In sala ci saranno cinema e musica con la proiezione di “Wonders of the sea” musicato in sala dai Perturbazione. Chiude la rassegna “2073”, per guardare al futuro del nostro pianeta dagli occhi del regista Asif Kapadia. La natura è la protagonista di tutte le quattro sezioni di concorso che, inevitabilmente si intreccia alla politica. Luca Mercalli torna al festival con “The White house effect” per capire come politica americana e cambiamenti climatici si intreccino, guardando al futuro dell’amministrazione Trump.
Per consultare il programma completo della 28a edizione del Festival Cinemambiente:www.festivalcinemambiente.it.