Torino diventa protagonista del settore della cyber security. Dal 7 all’11 ottobre ospiterà la nona edizione della European Cyber Security Challenge (Ecsc) organizzato dal Cybersecurity national lab e supportato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. “L’evento coinvolgerà il sistema scolastico di tutta Europa e si terrà alle Ogr, il cuore delle innovazioni per la nostra città – dice l’assessora comunale alle politiche multiculturali e alla sicurezza Gianna Pentenero -. Questo evento è un’opportunità importante per i nostri ragazzi per relazionarsi anche con le imprese”.
La European Cyber Security Challenge è una competizione in cui centinaia di ragazzi e ragazze tra i migliori al mondo nell’ambito della cyber sicurezza si sfidano su tematiche attuali. Negli anni la competizione si è ingrandita, oltrepassando i confini europei. Parteciperanno, infatti, non solo gli stati membri, anche altre 18 squadre extra-Ue, tra cui Serbia, Stati Uniti, Canada, Cile, Argentina, India. “È un evento di assoluta importanza, il cui valore comincia a essere recepito su scala mondiale – commenta Luca Nicoletti dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale -. Ed è fondamentale il discorso dell’awareness della sicurezza digitale: dobbiamo portare sempre di più i nostri concittadini a dare la giusta importanza a questo problema che diventa sempre più centrale per il funzionamento del Paese. Ma anche per il benessere del futuro perché l’informatica pervade tutti i momenti della nostra vita. La sicurezza non si realizza solo al livello delle infrastrutture: l’attore principale è l’uomo che deve saper usare gli strumenti in modo consapevole”.
Cruciale è quindi la formazione, per aiutare i ragazzi a sviluppare un pensiero critico e a saper cogliere le sfide del futuro. “La cybersecurity per sua natura è multidisciplinare, non riguarda solo le discipline Stem, ma anche l’ambito umanistico, per questo servono competenze variegate – continua Nicoletti -. La scelta di Torino non è casuale. Il ruolo della città è di ospitare una manifestazione che è una vetrina imprenditoriale del sistema-Paese. Vorremmo riuscire a presentarci come un elemento dinamico nel mondo, capace di attrarre talenti e competenze. Il nostro obiettivo è invertire il trend per cui di solito siamo noi ad andare a cercare lavoro fuori, ci piacerebbe provare a diventare un punto di riferimento anche all’estero”.
Per questo, sostiene Pentenero, è necessario creare occasioni per far rimanere le eccellenze, creando anche qui occasioni di lavoro attrattive. “Pensiamo di arrivare a 45 paesi partecipanti e stimiamo la partecipazione di mille persone in quei giorni. Abbiamo una grossa responsabilità, a livello europeo c’è molta aspettativa”, conclude Paolo Prinetto, direttore del Cybersecurity national lab del Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica).