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Cubesat Milani: Torino consegna il satellite all’Esa

Ieri la società torinese Tyvak International ha ufficialmente consegnato all’Esa (Agenzia Spaziale Europea) il cubesat Milani. Si tratta di un satellite che verrà mandato nello spazio profondo con lo scopo di studiare un asteroide. Milani, insieme al satellite di origine lussemburghese Juventas, verrà mandato in orbita all’interno della nave madre Hera. Il lancio è previsto per il 7 ottobre 2024, in Florida. Il viaggio durerà un paio d’anni. Poi, a circa 400 milioni di chilometri dalla Terra, Milani verrà rilasciato e comincerà la sua missione di sei mesi.

Il satellite Milani, Giuseppe Santangelo e il team di lavoro

“Nel 2015, quando la società è stata fondata, c’erano tre dipendenti ospiti di I3P, l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino. Nel 2018 Tyvak International è stata premiata come migliore start up. E da quel momento abbiamo progettato, realizzato e messo in orbita 10 satelliti in meno di due anni, battendo ogni record italiano ed europeo”, ha commentato Fabio Nichele, Ceo della società. Nel 2020 Tyvak International, grazie al programma Milani, ha vinto una competizione dell’Esa per la progettazione e la realizzazione di una missione spaziale di difesa planetaria. E in tre anni e mezzo, un team di 12 enti (tra università e centri di ricerca), coordinato da 30 scienziati, è riuscito a creare il satellite Milani.

Modello del satellite Milani aperto

Nei prossimi mesi, verranno effettuati alcuni test. Poi, verrà mandato nello spazio. “Questa è una consegna straordinaria. È la prima volta in assoluto che un cubesat orbiterà intorno a un asteroide. Un paio di anni fa questo asteroide è stato oggetto della missione Dart della Nasa, che ha dimostrato la possibilità di deviare la traiettoria di un corpo celeste impattando su di esso. Noi andremo a valutare ciò che è successo e a caratterizzare la morfologia dell’asteroide. E alla fine della missione cercheremo anche di atterrare”, spiega Giuseppe Santangelo, managing director di Tyvak International. Milani avrà il compito di analizzare la morfologia e la composizione dell’asteroide. In più, studierà le polveri presenti per rilevare la presenza di carbonio e per capire se, potenzialmente, possono ospitare forme di vita.

“Milani è un nanosatellite che verrà integrato all’interno della missione del satellite Hera per la difesa planetaria. Insieme faremo un viaggio di quasi due anni che partirà a ottobre 2024. Dopo quasi due anni arriveremo nelle vicinanze dell’asteroide Didymos, che è l’oggetto della nostra missione. Milani è il primo satellite per lo spazio profondo dell’Agenzia spaziale europea e sarà il primo satellite così piccolo a orbitare intorno a un asteroide per fare scienza”, commenta Margherita Cardi, presidente dei programmi di Tyvac e responsabile della missione Milani.

“Questa è una missione storica. È la prima volta nella storia dell’umanità che siamo in grado di influenzare uno dei possibili disastri naturali. Ma stiamo anche creando dei modelli che avranno un importanza fondamentale per il futuro. Esistono varie categorie di asteroidi. Il modello Milani va bene per un tipo di asteroide. Di queste missioni, quindi, penso che ce ne saranno altre”, evidenzia Franco Ongaro, responsabile di Tecnologia e innovazione di Leonardo ed ex direttore dell’Esa. Ma il nanosatellite rivoluziona in maniera concreta e definitiva anche il modo di fare scienza: “Le missioni scientifiche che vanno fuori dall’orbita terreste tipicamente richiedevano tra i 10 e i 20 anni e costavano da uno a due miliardi di dollari. Milani apre la strada a un modo totalmente nuovo di fare scienza e la democratizza. Anche i paesi che non avrebbero potuto partecipare alle missioni scientifiche sono a bordo”, conclude Ongaro.

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