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Crisi idrica? La Regione lava a secco le auto blu

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Un progetto sperimentale per ridurre lo spreco d’acqua per lavare le auto della Regione. È Waterless, un’iniziativa promossa dall’ente in collaborazione con l’impresa Wash4Green. L’azienda con sede a Saluzzo è specializzata nel lavaggio a secco delle auto: il loro spray e un panno in microfibra sono sufficienti. “Questa metodologia – ha spiegato l’amministratore delegato Filippo Beltrani in conferenza presso il grattacielo della regione – permette di risparmiare tra i 150-200 litri d’acqua a lavaggio. Abbiamo sperimentato il nostro metodo sul parco auto regionale e siamo felici di avere fatto questa collaborazione. È un tema di sensibilizzazione molto forte e servono delle azioni concrete”.

Sul tema si è espresso l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, promotore dell’accordo. “La siccità degli scorsi due anni ha fatto comprendere la gravità della crisi idrica e noi come pubblico dobbiamo dare l’esempio. Nei prossimi anni avremo il 10% in meno di acqua dovuto all’innalzamento delle temperature. Questo progetto sperimentale è un esempio ancora piccolo. Tra novembre e febbraio 2023-2024 sono state trattate 52 automobili con un risparmio di 15mila litri d’acqua. Proiettato su un anno è un risparmio di 220mila litri”.

Per Sergio Capelli direttore di Legambiente Piemonte e Aosta, la sperimentazione è interessante ma bisogna avere senso delle proporzioni: “Ogni doccia d’acqua risparmiata è assolutamente benvenuta, ma 15mila litri risparmiati non spostano i consumi idrici regionali: equivalgono al consumo idrico per produrre dieci t-shirt e per produrre un chilo di carne. Secondo i dati Arpa in Piemonte pro-capite, ogni giorno, vengono immessi in rete 360 litri e ne vengono erogati 235. Quanto viene risparmiato con questo progetto è un buon primo passo, ma partire dal lavaggio delle auto mi sembra una scelta conservativa. Mi chiedo quanto possano essere i vantaggi sul lungo periodo, perché potrebbe avere più senso investire sulle perdite in rete, per fare solo un esempio. Ci sono altri temi più impattanti sul consumo idrico, alcuni più locali altri legati all’utilizzo dei singoli. Speriamo che a questo primo passo un po’ timido ne seguano altri più importanti”.