Nuovo giro, nuova corsa, nuove norme contro la pandemia. Da oggi, 1° febbraio, cambiano le regole su Green pass e vaccinazioni.
Il green pass dura meno
La durata del pass verde si restringe: da 9 mesi a 6 mesi, per spingere alla terza dose e anche per allinearsi alle indicazioni scientifiche secondo cui la protezione immunitaria del vaccino tende a calare notevolmente dopo 6 mesi. Così, però, chi ha fatto la terza dose a settembre potrebbe trovarsi senza certificazione già a metà marzo.
Per questo, le alternative sono poche: l’inizio della campagna di quarte dosi di vaccino contro il Covid entro un mese e mezzo da oggi; la fine del sistema di restrizioni legato al green pass, sempre entro un mese e mezzo; o, più semplicemente, una nuova estensione della durata, da 6 a 9 mesi. Le decisioni del governo sul tema sono attese nelle prossime settimane. Nel frattempo, la durata passa ufficialmente a 6 mesi.
Pass verde per entrare nei negozi
Il green pass (non rafforzato, quindi anche quello ottenuto con tampone) diventa anche necessario per entrare in molti negozi: uffici e attività commerciali, banca, poste e librerie. I titolari non avranno, però, l’obbligo di verificare: potranno effettuare controlli a campione. Resta libero l’accesso ai negozi di alimentari, di cibo per animali, di articoli igienico-sanitari, farmacie, parafarmacie e ottiche, oltre che ai distributori di carburante.
Per gli over 50, vaccino obbligatorio
Come già stabilito, tutte le persone over 50 hanno l’obbligo di essere in regola con il ciclo vaccinale. Le sanzioni potranno colpire non solo chi non ha la prima dose, ma anche chi dovesse essere in ritardo per la seconda o la terza. La multa sarà di 100 euro e arriverà, in seguito a controlli a campione, dall’Agenzia delle entrate su segnalazione del Ministero della Salute. Chi verrà sanzionato avrà 10 giorni per comunicare all’Asl eventuali certificati che dimostrino il diritto di essere esentati dal vaccino, o l’avvenuta vaccinazione.
Il prossimo passo sarà il 15 febbraio, con l’obbligo di green pass rafforzato (cioè con vaccinazione o guarigione) per tutti i lavoratori e le lavoratrici over 50. La multa qui sarà più salata: da 600 a 1500 euro. Chi non si presenterà al lavoro e non mostrerà la documentazione necessaria sarà sospeso senza stipendio, ma non licenziato.
I numeri in Piemonte, tra non vaccinati e nuovi positivi
In Piemonte sono 153mila le persone over 50 non ancora vaccinate. Lo ha affermato ieri il presidente della Regione, Alberto Cirio, mentre comunicava che nell’ultimo mese il Piemonte ha somministrato 1,3 milioni di vaccini, definita “una cifra record”. Tra poche ore, Cirio terrà una conferenza stampa in cui aggiornerà i giornali sulla gestione della pandemia.
Intanto ieri, 31 gennaio, i nuovi positivi registrati nella regione sono stati 6.241, cioè il 9% dei 69.607 tamponi eseguiti. Un dato sotto la media nazionale, che è stata del 12% circa. Dei nuovi casi, l’85,5% è asintomatico. Sono arrivati quindi a 877.892 i casi di persone finora risultate positive al Covid in Piemonte.