Via Antonio Cecchi 2, nel cuore del quartiere Aurora. A due passi del fiume Dora, isola felice immersa nel cemento, c’è un giardino. Ci giocano tutti i giorni i bambini e le bambine della scuola d’infanzia comunale Marc Chagall. Imparano a prendersi cura del verde, a rispettarlo e ad amarlo. Accade grazie al progetto “Cortile mondo, la natura si fa scuola”, presentato venerdì 10 giugno proprio all’ombra di questi alberi. L’idea nasce in risposta a un bisogno collettivo della comunità scolastica: mantenere un frammento di natura e ampliare le pratiche di didattica innovativa all’esterno della scuola, facendo diventare l’area verde luogo di integrazione e confronto.
Il progetto, sviluppato nell’ambito dell’iniziativa “BottomUp!” per la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale e promosso dalla Consulta di Torino, ha trasformato il giardino della scuola in un luogo di integrazione, gioco e confronto. Nel rispetto dei tempi di apprendimento dei bambini e dei ritmi della natura, si sono svolti laboratori dedicati a tre tematiche: casa, acqua, bosco e sottobosco. Il terreno è stato mappato e preparato alle piantumazioni, attività in cui sono stati coinvolti i bambini, i genitori e il vicinato. “Oltre agli alberi alti, già presenti, si è voluto ampliare il sottobosco, per creare una vegetazione ad altezza bambino”, spiega Gabriella Celentano, responsabile pedagogica della scuola per l’infanzia Marc Chagall. La gestione delle acque piovane è stata un’altra opportunità per lavorare sul paesaggio, trasformando un’area trascurata del giardino in uno spazio dove raccogliere l’acqua meteorica, che d’estate viene usata per irrigare le piante. “Il nostro cortile è ormai plastic free, sono spariti tutti i giochi di plastica”, continua Celentano, “con l’obiettivo di insegnare ai bambini che esistono altri modi per divertirsi e per apprendere”.
Come sottolinea Angela Nasso, architetta, ideatrice del progetto insieme a Mariolina Monge, “il fulcro del lavoro è stato il tema della cura, verso la natura e verso le persone”. Nel giardino rinnovato, sotto gli alberi più alti, sono stati creati dei panchetti in legno colorato, su cui i bambini possono distendersi per contemplare le fronde e osservare le piante da sotto in sù. La scuola è diventata luogo per pratiche di natura, di riflessione sulla biodiversità urbana, nonché punto di incontro e di scambio tra culture e tradizioni differenti, di educazione al rispetto reciproco e al legame sociale. “L’obiettivo macro di Cortile Mondo è aumentare la biodiversità urbana, ma soprattutto creare nuovi spazi verdi di prossimità, la cui mancanza è diventata un elemento di disuguaglianza durante la pandemia”, continua Nasso.
Alle attività a scopo educativo, infatti, si aggiungono momenti di animazione – cinema (con serate fino al 9 luglio), musica, feste di comunità – aperte al quartiere e ai cittadini tutti. “Il cortile della scuola Chagall è la prova tangibile della straordinaria sinergia che si può creare tra le diverse realtà che fanno parte della comunità educante”, dice Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione, Edilizia scolastica, Politiche giovanili, Periferie e Rigenerazione urbana della città di Torino. “Con questo progetto evidenziamo ancora una volta il ruolo della scuola come forza propulsiva non solo della rigenerazione urbana, ma anche di meccanismi sociali, economici e culturali”, conclude Salerno.