Un Natale senza fiocchi, quest’anno, al Cortile del Maglio. Nonostante il nome dell’iniziativa annuale per i mercatini stagionali (“Natale coi fiocchi”), infatti, nel cuore di Porta Palazzo l’iniziativa ha subito una drastica riduzione: dai quasi duecento banchi, tra interno ed esterno, degli anni passati, quest’anno si contano poco più di trenta casette di legno. “Noi siamo qui dal 2003 ma quest’anno è una tristezza” dice un venditore. “Il costo del banco aumenta ma i clienti diminuiscono. Non ci sono neanche le bancarelle del cibo all’esterno, nessuno sa che qui c’è un mercatino”.
Della stessa idea anche il collega della bancarella di Pronto Libri: “I mercatini di Natale a Torino in pratica nascono qui e invece sono diventati una cosa superflua”. Il suo stand ha ricevuto uno sconto speciale perché, spiega, “due giorni prima dell’apertura ci hanno chiamati: avevano troppi spazi vuoti”. Tra le ragioni della scarsa adesione al mercatino ci sono infatti le tempistiche troppo strette, ma non solo. Per alcuni è una scelta mirata, mentre altri non si sbilanciano: “Noi eravamo uno dei banchi che stava sempre fuori, qui davanti” spiega la dipendente dello stand con formaggi e salami all’angolo del Cortile, che però non lascia il suo nome. “Non so perché ci hanno spostati, quello che so potrebbe non essere vero”.
Insomma, nessuno sa spiegarsi le ragioni del ridimensionamento. L’appalto per la gestione è stato vinto dall’organizzazione di Bolzano “Mercatini di Bolzano srl”, al centro delle polemiche per una questione di simboli presenti nel logo. Fino al 2015 i banchi erano invece gestiti da responsabili locali, che si occupavano solo del Maglio e non di tutti i mercatini in città.
La società fa sapere che “si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione dei Mercatini di Natale nell’ambito di “A Torino un Natale coi Fiocchi”, ha dato e sta dando vita ai mercatini nelle 4 piazze del capoluogo, come indicato dal bando redatto dall’amministrazione comunale. Si tratta di 4 piazze, piazza Castello, Cortile del Maglio, piazza Solferino e Santa Rita alle quali si aggiungono anche altre realtà di quartiere (non organizzate da noi), tutto questo con un inevitabile moltiplicarsi delle offerte che spingono cittadini e turisti ad una fisiologica redistribuzione. Tutto questo non imputabile all’organizzazione da parte della Mercatini di Bolzano che, rispetto alla passata edizione, vanta un aumento degli espositori”.
I banchi dovrebbero aprire alle 10.30 ma alle 11 solo pochi responsabili sono arrivati – alcuni si prendono cura di più banchetti alla volta – e il nylon ricopre ancora lo spazio. Ai commercianti del “condominio”, come viene chiamato qui l’edificio che circonda il Cortile, interessa poco: “Se devo essere sincera per noi il mercatino è quasi un ostacolo” dice Alice Occleppo di Studio Nucleo, atelier storico della struttura. “Lavoriamo su grandi commissioni, non con il passaggio, quando qui c’è molta gente continuano a passare a chiedere informazioni. Non c’è problema, ma diciamo che per noi il mercatino non è un aiuto”. Come lei anche Davide Bertella, di Prototype Factory. Stampe in 3D e prodotti di design affollano il piccolo spazio tra il bar e il locale del cortile: “Una volta vendevamo alcuni prodotti durante i mercatini, ma abbiamo deciso di smettere. Io adoro questo posto ma ci serve più spazio e lavoriamo soprattutto con clienti al telefono o via mail. Per questo ci sposteremo a breve”.
Fuori dal coro, invece, Roberto Vitale Merlo, uno dei fondatori del Caffè Basaglia di Torino. Da dietro il bancone del piccolo bar addobbato a festa che si affaccia sull’ingresso secondario al Cortile, il ragazzo spiega: “Questo è un posto speciale, qui molti commercianti parlano ma non sono interessati a fare cose insieme o a capire che il quartiere ha delle caratteristiche particolari. Io organizzo spesso piccoli eventi quando c’è passaggio. Sono qui solo da agosto ma sono in sintonia con questo luogo – racconta -. Quando c’è il Balon o ci sono i mercatini lavoro di più”. E la polemica sui mercatini? “Ne so poco, ho la mia clientela, anche se chi aveva prima quest’attività non riusciva a lavorare, io riesco benissimo”.
CAMILLA CUPELLI
Articolo aggiornato il 14/12/2017 in seguito alle dichiarazioni ricevute dalla “Mercatini di Bolzano srl”