Nessuno scontro, nessun lancio di bottiglie o bombe carta, neanche un tentativo di avvicinamento alle forze dell’ordine. Ha lasciato il segno la guerriglia urbana andata in scena la settimana scorsa in pieno centro a Torino. Ieri, giovedì 1 marzo, il corteo dei centri sociali e dei collettivi studenteschi organizzato contro il comizio del leader di Forza Nuova Roberto Fiore ha raccolto poche adesioni (250 persone), senza nemmeno la partecipazione di Anpi. Intonando cori contro Forza Nuova, la manifestazione è partita da Piazza Statuto e ha sfilato per via San Donato e corso Tassoni. L’unico grattacapo per la polizia è arrivato quando il corteo, sulla via del ritorno, ha bloccato via Cibrario, mandando in tilt il traffico.
Una piccola vittoria il gruppo atinfascista l’ha comunque conquistata: nella notte è stata imbrattata la pensilina Gtt di fronte all’Hotel Royal che ha ospitato il comizio di Forza Nuova. “Dal letame nasce Fiore” recitava la scritta, con chiaro riferimento al candidato premier Roberto Fiore. Il leader della formazione di estrema destra ha parlato per un’ora di fronte a un centinaio di militanti, citando Almirante, scagliandosi contro il “triplice nemico magistratura-stampa-estrema sinistra” e contro la procura di Macerata “che copre la criminalità nigeriana” e ricordando Massimo Ursino, il militante di Forza Nuova picchiato a Palermo.