I numeri del Coronavirus in Piemonte continuano a salire. Secondo l’ultimo bollettino dei contagi diffuso dalla protezione civile alle 13.30 di oggi, 17 marzo, sono salite a 1.897 le persone finora risultate positive al virus. Le persone ricoverate sono 1.323, di cui 206 in terapia intensiva. 180 sono quelle in isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatiche ma le cui condizioni non richiedono il ricovero. È aumentato anche il numero dei decessi che hanno raggiunto il totale complessivo di 133.
In questo periodo di ansia e di incertezza, i bisogni delle persone si complicano ed amplificano: “Il rischio è che si crei un fenomeno di disadattamento legato all’ansia, alla paura della morte e all’incapacità di gestire la situazione attuale – spiega Alessandro Zennaro, direttore del dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Torino – Non siamo abituati a quello che sta avvenendo, la nostra generazione non ha mai conosciuto niente che interrompa o modifichi in questo modo la nostra routine quotidiana. I riferimenti che ci erano propri fino a pochi giorni fa, ora sembrano scomparsi”.
Ed è proprio per aiutare tutta la comunità universitaria che l’Università di Torino in collaborazione con il dipartimento di Psicologia ha deciso, in questi giorni di emergenza, di potenziare il proprio Spazio di Ascolto, attivato da maggio dello scorso anno, offrendo colloqui di supporto psicologico a distanza che si terranno a partire dal 18 marzo. Il servizio è gratuito e verrà erogato garantendo la massima tutela della privacy ed è rivolto a tutto il personale e agli studenti e alle studentesse di Unito che vivono situazioni di disagio o di malessere psico-fisico, con possibili conseguenze sulla qualità del proprio lavoro o dello studio.
“La consultazione psicologica che offriremo – continua Zennaro – ha finalità di supporto, di accompagnamento alla riflessione e all’analisi, di sostegno nella ricerca di possibili soluzioni e nello sviluppo delle proprie risorse”.
Per accedere allo Spazio di Ascolto, per tutta la durata dell’epidemia, è necessario compilare il modulo che sarà inviato a tutta la comunità Universitaria. La registrazione permetterà di organizzare il calendario dei colloqui.