I dati più recenti diffusi dal Ministero della Salute registrano 7375 casi di italiani positivi al coronavirus. Alle ore 18 di ieri, 8 marzo, le persone con infezione erano 6387 (+1326 dal dato rilevato il 7 marzo). I deceduti salgono a quota 366 (+133 in 24 ore), mentre i guariti sono 622 (+33 rispetto al giorno prima). Tra i positivi, 2180 si trovano in isolamento domiciliare, 3557 ricoverati con sintomi, 650 in terapia intensiva.
Nella regione Piemonte i positivi al Covid-19 sono 360. In un solo giorno, da sabato a domenica 8 marzo i ricoveri, non in terapia intensiva, sono raddoppiati su tutto il territorio piemontese.
I ricoverati in Piemonte sono 245. Quarantacinque sono in terapia intensiva e 65 in isolamento domiciliare.
Sono 12 in Piemonte i decessi tra i pazienti positivi al coronavirus. Nella notte è deceduta una donna 72enne di Settimo Torinese all’ospedale di Chivasso e due pazienti ricoverati al nosocomio di Vercelli: un uomo di 81 anni di Cavallirio del novarese e un altro 50enne di Vercelli, entrambi pluripatologici, in trattamento con la respirazione assistita.
Il Piemonte supera le Marche
L’andamento dei casi di contagi in Piemonte evidenzia una crescita significativa negli ultimi tre giorni. Si è passati così da 143 casi il 6 marzo, a 207 il giorno successivo e 360 domenica 8 marzo, scavalcando le Marche, quinta regione con il più alto numero di contagi. In Lombardia l’impennata è elevata: si passa dai 240 casi del 25 febbraio ai 2612 del 6 marzo e poi quasi il doppio in due giorni (4189 dell’8 marzo).
Per questa situazione e per frenare i contagi, l’Ordine dei medici della provincia di Torino e l’Associazione Anaao, propongono di inserire tutta l’area regionale del Piemonte nella zona rossa, non solo le province di Asti, Alessandria, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. Intanto è stato disposto lo stop, per due giorni, delle udienze ordinarie al Tribunale di Torino.