“Quando si uccide un giornalista, quali che siano le sue opinioni, viene ucciso un pezzo di democrazia”. Le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella aprono il convegno Il coraggio di informare, tenutosi oggi 16 novembre presso l’Aula Magna della Cavallerizza per onorare la memoria di Carlo Casalegno, nell’esatto quarantennale dell’attentato di cui è stato vittima per mano delle Brigate Rosse.
40 anni, due generazioni. Quattro colpi di pistola, 13 giorni di agonia. Casalegno fu il primo giornalista ucciso dai terroristi negli anni di piombo. Un’esecuzione che minava le basi della società democratica. Perché non si spara a un uomo per le sue idee. Perché negli scritti di Casalegno per La Stampa, a partire dalla rubrica Il nostro Stato, si difendevano i diritti di tutti alla vita, alla libertà, alla sicurezza. Proprio il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari, ha voluto ricordarlo così: “Ogni città, ogni nazione ha i propri eroi. Noi abbiamo Carlo Casalegno”.
Il racconto dei fatti di quel 16 novembre 1977 si dipana attraverso il ricordo cristallino di Ezio Mauro. Il suo grido “Ma questi allora ci vogliono ammazzare!”, pronunciato mentre Casalegno veniva portato dalla sua abitazione in corso Re Umberto 54 alle Molinette, suona ancora attuale per la sua forza. La cronaca di quel giorno si è fermata solo quando tutta l’Aula Magna ha omaggiato l’arrivo di Dedi Andreis, moglie di Casalegno, di un uomo che “è morto perché credeva in qualcosa, per la giustizia e la libertà che ha testimoniato attraverso le parole, il pensiero e la sua azione giornalistica” – ha aggiunto l’ex direttore di La Stampa e la Repubblica.
Sono intervenuti, oltre a Molinari e Mauro, anche l’ex direttore del Corriere della Sera Stefano Folli e il Procuratore vicario della Procura della Repubblica di Torino Paolo Borgna. Il convegno è stato organizzato da La Stampa, Università degli Studi di Torino e Ordine dei Giornalisti del Piemonte, rappresentato dal presidente Alberto Sinigaglia.
La seconda data scelta per onorare la memoria di Carlo Casalegno sarà il 29 novembre, giorno della sua morte. Luogo dell’incontro il Campus Einaudi.