La testata del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino

Coppa Italia, la finale è Bologna-Brescia

condividi

Sarà Virtus Bologna-Germani Brescia la finale della 47esima edizione della Coppa Italia di basket, la 24esima con la formula della final eight. Palla a due alle 18 di oggi, domenica 19 febbraio, sempre al Pala Alpitour di Torino.

In semifinale gli emiliani hanno battuto facilmente Derthona grazie ancora a Marco Belinelli e all’esperienza di giocatori come Shengelia e Teodosic, mentre Brescia ha avuto la meglio su Pesaro soprattutto perché ha giocato molto bene in difesa.

Ma se la squadra bolognese era già una delle favorite alla vittoria finale all’inizio del torneo, la vera sorpresa sono i lombardi, capaci di arrivare all’ultimo atto nonostante partissero come testa di serie numero otto del tabellone e venissero da sei sconfitte consecutive in campionato, di cui l’ultima in casa contro Sassari 80-93.

Per la Germani, che prima di Pesaro ha eliminato Milano, la detentrice del trofeo, c’è la possibilità di ripetere il clamoroso exploit fatto da Venezia solo tre anni fa, quando i lagunari – arrivati al torneo anch’essi come testa di serie numero otto – vinsero il trofeo in finale contro Brindisi.

Per la Virtus, che ha avuto la meglio proprio su Venezia ai quarti, c’è sia la possibilità di tornare a vincere la Coppa Italia dopo 21 anni – quando tra le file della squadra bolognese militava un certo Manu Ginobili, miglior giocatore di quell’edizione – che l’occasione di bissare il successo di settembre in Supercoppa Italiana.

L’allenatore dei bresciani Magro presenta così la finale: “Bologna è una squadra fortissima, oggi ha avuto la possibilità di gestire i minuti fin da subito. È una partita come Milano, è una gara secca. Come ho sempre detto pensare di batterli in una serie playoff è abbastanza proibitivo, in una partita secca no. Può succedere di tutto”.

Virtus Bologna-Derthona 90-65

Era sicuramente la partita più attesa, visto che si tratta di seconda e terza forza del campionato. Il tifo è già molto caldo da ben prima dell’inizio della sfida, l’atmosfera è vibrante e degna di una partita di questo calibro. Ci si aspettava una partita punto a punto che sarebbe stata decisa solo nel finale, ma così non è stato.

La squadra allenata da Sergio Scariolo parte forte e dopo neanche 3 minuti è già avanti 12-2 grazie alle giocate di Milos Teodosic e Kyle Weems, i piemontesi appaiono da subito in grande difficoltà. Belinelli, intorno alla fine del primo quarto, segna 10 punti e Bologna chiude il primo periodo con un clamoroso 29-12.

Nel secondo quarto la Virtus arriva anche sul +20 grazie a uno scatenato Weems e a Shengelia. Il punteggio finale del primo tempo, 52-33 per i ragazzi di Scariolo, rispecchia perfettamente il dominio della squadra emiliana.

A inizio secondo tempo, Derthona prova a reagire con un 8-0 di parziale firmato da Harper, ma Belinelli e compagni riprendono subito a giocare grazie al lavoro della coppia Shengelia-Teodosic. La tripla di Oyeleye a 20 secondi dalla terza sirena scrive la parole fine al match.

L’ultimo periodo serve a Scariolo per svuotare la panchina e dare qualche minuto di riposo ai titolari in vista della finale di domani. Punteggio finale 90-65, partita mai in discussione. Le statistiche parlano chiaro, Bologna ha tirato con un ottimo 64% dal campo, Derthona ha concesso troppo al tiro e a rimbalzo: gli emiliani ne hanno presi più di 10 in attacco.

Il coach dei piemontesi Ramondino, a fine gara, individua la colpa di questa sconfitta nel ritmo offensivo: “è stato troppo lento” ha detto. Scariolo fa i complimenti ai suoi ragazzi: “Abbiamo giocato molto bene su entrambi i lati del campo”.

Nota di merito per i tifosi della squadra di Tortona, che non hanno mai smesso di incitare i loro beniamini nonostante la dura sconfitta. Anche quelli di Bologna non sono rimasti a guardare e al termine della partita hanno tributato ai loro ragazzi un meritato applauso e un coro d’incoraggiamento in vista della finale.

Germani Brescia-Carpegna Pesaro 74-57

Anche qui, nonostante fosse la partita meno attesa tra le due, i tifosi di entrambe le squadre hanno gremito gli spalti e cominciato a cantare da molto prima della palla a due, soprattutto quelli dei marchigiani.

Dopo un primo quarto di sostanziale equilibrio terminato sul punteggio di 16-14 per Pesaro, molto combattuto e ben giocato da entrambe le squadre, nel secondo Brescia ha alzato i giri del motore e non si è più voltata indietro.

A circa cinque minuti dall’intervallo, i lombardi piazzano un parziale di 9-0 grazie ai canestri da tre di Akele e Massinburg, costringendo il coach dei pesaresi Repesa al time out. Ma anche dopo il time out le cose non migliorano né in attacco, né tantomeno in difesa, e così Brescia a fine primo tempo è avanti 36-22.

Il parziale di questo secondo quarto è quello che di fatto decide la partita, visto che è terminato 22-6 per la squadra di coach Magro. Pesaro male soprattutto al tiro da 3 (solo 2 i canestri dalla lunga distanza andati a segno sui 16 tentati di squadra).

I tifosi dei marchigiani alzano ancor di più la voce per caricare i loro beniamini e spingerli alla rimonta, ma niente da fare. Nel terzo quarto Brescia controllo senza affanno i tentativi di Pesaro di riaprire il match. Da segnalare l’espulsione di coach Repesa per proteste, che comunque esce dal campo tra gli applausi degli spettatori.

A inizio ultimo periodo, ancora Akele e Massinburg portano i bresciani sul 65-44, mettendo Pesaro (le cui percentuali al tiro crollano in maniera inesorabile) con le spalle al muro. Nel finale, Delfino e compagni accennano una reazione, ma Della Valle e i suoi non si fanno intimidire e alla fine Brescia vince la partita e va in finale.

In conferenza stampa, Repesa si scaglia contro gli arbitri: “La mia espulsione è stata vergognosa” ha detto. Coach Magro, invece, loda i suoi soprattutto per la difesa: “Prestazione maiuscola, li abbiamo costretti a prendere tanti tiri contestati”.

Articoli Correlati