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Conto alla rovescia per le Officine Grandi Riparazioni, l’inaugurazione a settembre

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di Raffaele Angius

L’attesa è finita: sabato 30 settembre riapriranno le Officine Grandi Riparazioni di Torino, come spiegato dai vertici della Fondazione Crt questa mattina al Teatro Carignano. Un mega evento gratuito, che durerà due settimane e nel quale si esibiranno decine di artisti, inaugurerà il complesso industriale, restaurato con un investimento di 90 milioni di euro.

«Le Ogr saranno la cassa di risonanza del territorio» ha spiegato Nicola Ricciardi, direttore artistico del complesso. Lo storico edificio a forma di H, nel quale venivano riparate le locomotive a vapore fin dal XIX secolo, dedicherà i 10 mila metri quadrati di uno dei due blocchi principali, la manica nord, a concerti ed esposizioni, curate in collaborazione con i musei della rete torinese. La manica sud, che non è ancora pronta, sarà invece dedicata alle startup e alle imprese innovative. Il transetto, blocco centrale che mette in collegamento tra loro le maniche, ospiterà uno spazio per l’esposizione della cultura enogastronomica piemontese.

Big Bang: questo il nome in codice scelto per le due settimane di festa che Crt sta organizzando per celebrare l’apertura delle Ogr. Da sabato 30 settembre al 14 di ottobre dentro la manica nord si terranno concerti con artisti nazionali e internazionali, mostre e laboratori. Per coinvolgere anche le famiglie e i più piccoli, durante il giorno sarà possibile visitare l’allestimento ideato dall’artista italiano Patrick Tuttofuoco, che per l’occasione coinvolgerà nel suo lavoro i bambini di CasaOZ. La giornata inaugurale durerà fino a notte fonda e accoglierà chiunque voglia partecipare proponendo musica dal vivo e uno speciale spettacolo che verrà trasmesso in streaming.

Render della manica nord delle Ogr

Nel grande cortile troverà spazio un’opera d’arte che richiamerà la vocazione industriale del sito e che verrà appositamente realizzata e commissionata da Crt.

«Quando abbiamo iniziato il disegno non era chiaro ma l’idea fin dall’inizio è stata quella di non lasciare che la zona si degradasse» ha dichiarato

 

Massimo Lapucci, direttore generale di Ogr. Sulla base di questa visione il polo industriale punta a diventare uno dei principali motori dello sviluppo creativo della città. La vicinanza con Porta Susa (a 50 minuti di treno da Milano) rende possibile il modello delle mostre a rotazione: una rete di cui faranno parte la Gam, il Castello di Rivoli e il Museo Egizio curerà un gran numero di esposizioni temporanee, con lo scopo di rafforzare il turismo in città.

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