Contenuti e finanziamenti, le sfide dei “due giornali”

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Un giornale non può rimanere fermo mentre intorno il mondo cambia. Tra quindici anni, la carta e il digitale avranno necessariamente più chiare le strategie per sopravvivere di quanto non le abbiano ora. Da una parte, il giornale cartaceo prenderà sempre più le distanze da quello online, con contenuti d’approfondimento esclusivi, non rintracciabili nel mare magnum del web. Dall’altra, serviranno finanziamenti pubblici e fondi privati per compensare una raccolta pubblicitaria online non in grado di sostenere la crescita delle vendite di copie digitali (identiche al cartaceo) su smartphone o tablet.

Infine, un auspicio: nel 2032 sarebbe bello non ritrovare più la cosiddetta “nota politica”, quel minestrone di dichiarazioni di leader e partiti e di interpretazioni della giornata che, oltre a trasmettere poco o nulla, quasi mai si traduce in immagini concrete. Sperando sia anche un modo per spingere la politica a cercare nuove forme di espressione. Il lettore/cittadino merita di più.

EMANUELE GRANELLI