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Congedo mestruale: a Torino l’Istituto Beccari è a un passo dall’approvazione

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Dopo che un liceo di Ravenna ha fatto da apripista a fine dicembre, anche nel capoluogo piemontese arriva la proposta di introdurre il congedo mestruale di uno o due giorni al mese per le studentesse. L’assemblea dei rappresentati di classe dell’istituto enogastronomico Beccari l’ha approvata in maniera formale il 31 gennaio 2023. 

Il testimone passa ora al preside Pietro Rapisarda e agli organi collegiali, che però molto probabilmente approveranno la richiesta. La collaboratrice del dirigente scolastico Pierangela Mela ricorda infatti che le deroghe, pur con certi limiti, sono ammesse, motivo per cui “la proposta passerà quasi sicuramente”. 

La professoressa fa riferimento alle numerose testimonianze di allieve che soffrono di dismenorrea o che sono costrette a svolgere i compiti in classe in piedi a causa del dolore, che spesso però non viene considerato con la dovuta cautela persino dal personale medico o nei luoghi deputati. “Manca lo spazio pubblico per dare voce a queste sofferenze, che non possono essere mandate in archivio solo perché il timore o il primo pensiero è ‘ti lamenti perché non vuoi andare a scuola’”, aggiunge Mela. 

I ragazzi hanno espresso anche la necessità di approfondire le problematiche legate al ciclo mestruale, che ancora troppo spesso risentono di luoghi comuni e stereotipi. Da qui la loro richiesta di introdurre ore di educazione sessuale che affrontino non solo la sfera della riproduzione e della contraccezione, ma anche la fisiologia dell’apparato femminile. A questo proposito, il preside Rapisarda ha detto che cercherà di dare attuazione alla proposta nella speranza di arginare una diffusa “conoscenza superficiale” su un tema pur “fondamentale”. La tematica, insomma, deve smettere di essere esclusiva di genere per diventare di interesse collettivo.  

Quanto alle richieste delle allieve di poter usufruire di distributori di assorbenti, lo staff della dirigenza si è dimostrato accogliente ma dubbioso riguardo alla fattibilità. Dalla scuola, Pierangela Mela conclude: “Sarebbe utile e proficuo trovare uno sponsor che avesse voglia di giocare questa partita, anche perché molto simbolica e importante”. 

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